I sibillini offrono tantissimi percorsi, borghi, passeggiate, escursioni che di itinerari potete inventavene quanti ne volete. Quello che vi racconto è l’itinerario di 5 giorni percorso (in parte) con amici blogger che dal versante est fermano, vira verso sud (Piceno) per concludersi nel versante ovest nel maceratese.
Giorno 1 Amandola
Questo delizioso borgo di montagna ha avuto qualche danno dal recente terremoto e purtroppo alcuni edifici, come il piccolo teatro la Fenice o la chiesa di San Francesco con il relativo chiostro sono al momento chiuse per verifiche e piccoli lavori di restauro. Ciò non toglie che potete girare tra i vicoli godervi il panorama e fare in ogni stagione tantissime delle attività proposte come la caccia ai tartufi in autunno e le caccia fotografica alle orchidee spontanee dei Sibillini in primavera. Per gli amanti del trekking vi aspetta il rifugio città di Amandola in località Garulla e lungo la strada la Fattoria Angolo di Paradiso, con uno Yogurt davvero insuperabile.
Giorno 2 Monte San Martino – Montemonaco
Nel giro a Monte San Martino vi aspettano un’opera del Crivelli e un sacco di …cicogne!
Montemonaco è il borgo di accesso ai Sibillini e uno dei più alti delle Marche (lo batte solo Bolognola). cosa vedere a Montemonaco? In questo articolo trovate qualche idea. Se poi è autunno che c’è di meglio che andare a castagne?
Per mangiare imperdibile il Ristorante Il Tiglio, una vera e propria esperienza di gusto.
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Giorno 3 Castelluccio
Il terzo giorno andiamo verso sud fino a sconfinare in Umbria. Passerete anche a Forca di Presta, una delle vie di accesso all’ascesa al Monte Vettore fino ad arrivare nella splendida piana di Castelluccio, famosissima per la sua fioritura in estate è davvero suggestiva in autunno dove i colori cldi della terra la fanno sa padrona. Una tappa quindi a Castelluccio e immancabile gustare una bel piatto di lenticchie. come dal Guerin Meschino con vista superba sulla piana.
Il nostro viaggio prosegue verso il maceratese con scorci bellissimi che di certo vi faranno fermare di di una volta a scattare qualche foto. Arriviamo a Sant’ Angelo sul Nera con le sue inconfondibili mura castellane. Il borgo al momento ha diversi danni nel centro storico, mentre potere tranquillamente salire verso le sorgenti del fiume Nera, uno degli affluenti del Tevere. Il tour prosegue verso la bellissima Visso a cui ho dedicato tantissimi racconti.
Visso in 10 Immagini
Visso: un gioiello tra i monti Sibillini
Tre specialità Gastronomiche da non perdere a Vissso
Giorno 5 Ussita – Macereto – Rifugio del Fargno
Quest’ultimo giorno è piuttosto ricco, dopo un giro ad Ussita la direzione è Macereto verso il Santuario alle pendici del monte Bove. Poco distante un’azienda Casearia dove dovete assolutamente andare: è l’azienda agricola Scolastici, che produce formaggi di pecora biologici (alcuni stagionati in una grotta Ottocentesca) che potete acquistare direttamente in loco ( prezzi davvero competitivi).
L’ultima nostra tappa di questo tour metterà alla prova le vostre doti da piloti (e gli ammortizzatori della vostra auto): vi aspettano i 13 km di ascesa agli oltre 1.800 metri del rifugio del Fargno. La vista che vi accoglierà (e gli ottimi salumi, zuppe e soprattutto la mitica pasta alla Pilato) ripagheranno ogni sforzo.
Tutti gli indirizzi del tour, ristoranti, BB e agriturismi dove dormire li trovare in questa mappa interattiva.
Questo racconto nasce da una bellissima idea del mio amico Luca, diventata una grande iniziativa di solidarietà a favore del turismo delle zone colpite dal sisma: RIPARTIdaiSibillini.