In tutti questi anni vi ho raccontato le Marche da nord a sud, dalle città ai piccoli borghi, vi ho raccontato musei e chiese anche di Filottrano ma in realtà un vero e proprio giro non ve l’ho fatto mai fare. Siete pronti?
Il nostro tour inizia da Piazza Mazzini, conosciuta anche come “metà corso”, in quanto divide in parti quasi uguali il lungo ed elegante Corso del Popolo. A fine Ottocento si decise di abbattere l’antica Porta Romana per creare questa lunga via e connettere la parte medioevale con quella Settecentesca. L’arco univa i due palazzi in mattoni rossi che sembrano gemelli, quello del Bar Wally con quello di fronte.
La piazza con il suo elegante loggiato offre una bella vista che abbraccia il Conero, Macerata, Recanti e Loreto e ospita la statua in bronzo di Ottrano, il longobardo a cui molti attribuiscono l’origine della città Mons Filiorum Ottrani.
Di lato al loggiato troverete un altro piccolo arco Porta Nuova (detta anche porticella) con un’elegante scalinata: saliamo nella parte più vecchia della città.
Il fianco della scalinata è della Chiesa degli Angeli, da anni sconsacrata ha ospitato per anni un presepe artistico con statue storiche in cartapesta davvero suggestivo: è talmente grande che ci poteva camminare dentro. Purtroppo è stato smantellato dopo il terremoto del 2016.
Fate caso alla facciata e alla parete laterale lungo le scalette della chiesa, noterete ancora i segni delle granate della battaglia di Filottrano, che nel ’44 permise la liberazione della città e portò poi alla liberazione di Ancona. Un granata molto evidente la trovate nello spigolo della chiesa all’inizio della scalinata in alto (foto).
Salendo fate caso ad un cippo all’angolo di via Leopardi, da lì si vedono ben 5 chiese, provate a trovarle tutte. Proprio di fronte il cippo, fate caso ad un piccolo paracadute disegnato sullo stipite dell’edificio di fronte, un segno del passaggio della Nembo durante la Battaglia di Filottrano.
La Chiesa di San Francesco
Con la sua faccia in cotto non finito è una delle chiese più importanti dal punto di vista architettonico della città il sui interno è neoclassico, bianco. Da notare il quadro sull’abside, che raffigura la Resurrezione di Lazzaro del Morganti che rischiò di finire in Francia come bottino del passaggio dell’esercito Napoleonico. Di pregio anche la balaustra dei puttini di marmo e l’elegante coro ligeno.
Un’altra chiesa interessante si trova vicino ai giardini pubblici ed è la piccola chiesa di San Cristoforo, da poco restaura, che conserva interessanti affreschi Quattrocenteschi.
Il Museo del Biroccio
Continuando su via Leopardi, alla fine troverete uno dei musei più particolari della regione: quello dedicato al Biroccio, il tradizionale carro agricolo marchigiano, le cui origini sono più antiche del carretto siciliano. Il Museo è ospitato nelle vecchie stanze di Palazzo Beltrami che erano adibite alla servitù. Al piano superiore un altro bellissimo museo, ora in restauro, dedicato all’esploratore Costantino Beltrami che scopri le sorgenti del Mississipì. Il Museo dei Biroccio è aperto ogni prima domenica del mese (per ulteriori aperture 071/201084 – 071/33037).
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Non molto distante Palazzo Accorretti ospita il Museo dedicato alla Battaglia di Filottrano. (Aperto tutti i sabati mattina dalle 10 alle 12.30, ingresso gratuito. Per info: Giovanni Santarelli – curatore- , tel. 071 7222576 / 349 2663282)
Il nostro tour si sposta in piazza Cavour dove trovate l’elegante Palazzo Comunale in stile Bramantesco (la foto di copertina è stata scattata dal terzo piano dei questo edificio) e la discussa e discutibile Torre dell’acquedotto del 1935. Scendendo attraverserete un’altra porta che vi condurrà alla Pieve della città la chiesa di Santa Maria Assunta. La curiosità: quasi tutti i quadri che ospita sono dedicati alla Madonna. La chiesa custodisce la tomba dell’esploratore Giacomo Costantino Beltrami.
Filottrano la città della sartoria
Il legame con la moda qui è indissolubile, un bel distretto industriale, che nonostante cinesi e crisi varie resiste ancora e realizza ottimi capi sartoriali made in italy esportati in tutto il mondo. Se fate un salto a Filottrano vi aspetta anche lo shopping con ben 13 spacci aziendali sartoriali. (Qui la lista).
Nel 2017 si è aggiunto anche il museo delle Macchine per cucire nato dalla passione di Giovanni Boresta per questo strumento di lavoro (che poi è anche il attuale lavoro quello di venderle e ripararle)
Dove mangiare a Filottrano
Vi consiglio tre posti: in centro imperdibile la Trattoria Il Gallo Rosso, in campagna la cucina newyorkese e le birre artigianali di Ca Vecchia Beer Stroot (con un panorama fantastico sulla città) o le specialità marchigiane dell’Agriturismo la Maddalena.
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