FILOTTRANO – Due piccole stanze annerite dal fumo, oggetti che raccontano la storia, dell’Italia e del paesino. Arnesi, attrezzi, e poi le creazioni che plasmano il ferro diventando opere uniche. Siamo nella bottega di Fofo, il fabbro di Filottrano.
Benvenuto Flamini, da tutti conosciuto come Fofo, classe 1935. La sua bottega, quella di suo nonno, da prima dell’unità d’Italia lavora il ferro. Nell’Ottocento il lavoro era pressoché rivolto alla ferratura di cavalli, nel Novecento, ma soprattutto dopo la guerra, quando le auto hanno sostituito i cavalli, il ferro lo si è lavorato per realizzare attrezzi e via via per oggetti di arredo.
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Oggi Fofo realizza panchine, lampade, testate del letto (portategli il vostro disegno e lui ve lo materializzerà e non pensate che faccia solo figure tradizionali) sempre nelle stesse due stanze dalle nera mura di mattoni, dove è presente l’incudine, il martello e la fucina.
Entrare nella bottega di Fofo è come rivivere nel passato, immancabile il manifesto del Repubblicani, la cui famiglia fu sempre fedele e l’attuale campione dei filottranesi, il ciclista Michele Scarponi.
La storia dello zoccolo del cavallo che ferì un tedesco
Conservato all’interno della bottega uno zoccolo ormai consumato di un cavallo risalente al tempo della seconda guerra mondiale. Venne ucciso nei giardini poco distanti dopo che ferì con un calcio un soldato tedesco. La carcassa rimase lì ma per poco tempo, visti i tempi di fame che erano. Il giovane Fofo prese lo zoccolo e contento tornò alla bottega dove il padre lo rimproverò, con tutto quel ben di Dio che il cavallo offriva proprio lo zoccolo doveva prendere!
La bottega di Fofo la trovate nel centro storico di Filottrano in via Marconi, vicino le Poste. La sua storica insegna (la sagoma di un cavallo con la criniera al vento) vi indicherà il punto esatto.