Visitare Pianosa, l’isola del silenzio

by Racconti di Marche
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Una storia millenaria che arriva fino ai giorni nostri: come vistare Pianosa e l’attività che possono essere fatte sull’isola.

Visitare Pianosa non è semplice, anche se l’isola si trova a circa 13 chilometri dall’Elba ed è collegata da traghetti sia all’Elba sia a Piombino il numero dei turisti ammessi è limitato come limitate sono le attività che possono essere fatte sull’isola, ma ciò non toglie che la visita sia un’esperienza assolutamente emozionante.

Pianosa, la sua storia millenaria e il carcere

Pianosa ha una storia millenaria  con tracce sono ancora ben visibili sull’isola: dell’epoca romana rimangono a noi i resti di una villa, il bellissimo porticciolo e le catacombe, visitabili, la cui origine e storia vista la grandezza, rimane ancora sconosciuta.

Il porticciolo storico di Pianosa

Cosa vedere a Pianosa: le catacombe romane

Pianosa è stata nel Medioovo contesa dai Pisani e dai Genovesi e più volte nel XVI secolo saccheggiata dai turchi e ancora oggi una caletta porta il loro nome. L’isola è stata più volte abitata e abbandonata.

Nell’Ottocento la sua storia fu parecchio movimentata, sull’isola approdò anche Napoleone e vennero realizzati diversi edifici tra cui il Forte Teglia. Alla Partenza di Napoleone e dei francesi l’isola passò sotto il Granducato di Toscana che la diede in enfiteusi ad una società che realizzò diverse infrastrutture e diversi Ebani iniziarono a coltivare orti e piccoli appezzamenti di terreno, dopo vent’anni la società fallì e l’isola tornò nuovamente disabitata, fino al 1858 quando fù istituita la colonia penale.

Il carcere nel corso dei decenni e dei secoli ha subito diverse trasformazioni: durante il fascismo ospitò dissidenti al regime tra cui il futuro Presidente della repubblica Sandro Pertini. Nel 1977 divenne carcere di massima sicurezza per il volere del Generale Carlo Alberto della Chiesa, venne eretto il muro di cemento che divise in due l’isola, muro ancora visibile. La storia di Pianosa cambiò nuovamente quando vennero portati sull’isola i detenuti mafiosi soggetti al regime del 41 Bis. Le restrizioni per gli abitanti (in pratica le famiglie di chi lavorava nel carcere), divennero ancora più limitanti e le vie  del piccolo borgo furono intitolate alla vittime delle mafia, a monito dei nuovi ospiti.

La storia di Pianosa era destinata a cambiare nuovamente a breve, il carcere venne dismesso nel 1998 e tutti gli abitanti costretti a lasciare l’isola che tornò ad essere nuovamente disabitata.

Oggi un piccolo presidio dell’Amministrazione Penitenziaria risiede sull’isola e cura progetti di inserimento di detenuti nel mondo del lavoro

Pianosa oggi: chi ci abita, cosa vedere vedere e cosa fare sull’isola

Cosa vedere a Pianosa: la casa dell’Agronomo recentemente restaurata

Pianosa non ha abitazioni private, tutto è demanio pubblico. e tutta l’isola è sotttoposta a vincolo archeologico sotto la protezione della soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno. Le abitazione che fino a pochi decenni fa erano le case delle poche famiglie che abitavano sull’isola  sono chiuse e fatiscenti.

Oggi sull’isola trovate un piccolo albergo (da Milena) e un solo ristorante (da Brunello), la casa dell’Agronomo è stata restaurata di recente ed è visitabile. potete girare liberamente solo nel piccolo borgo, dove è allestita anche una mostra fotografica perenne che vi racconta come era la vita nei decenne passati. Non ci sono negozi, Potete girare liberamente solo nel piccolo abitato e nella splendida spiaggia di cala Giovanna per il resto dovete sempre e tassativamente essere accompagnati da un guida del parco. Nell’hotel e nel ristorante lavorando anche alcuni detenuti del carcere di Porto Azzurro. D’estate il numero di detenuti, in regime di semi libertà,  arriva a circa una dozzina.

Se siete curiosi di conoscere un po’ di più la vita dei pochissimi abitanti di Pianosa vi consiglio di seguire l’account instagram @peopleofpianosa 

 

Come visitare Pianosa

L’accesso all’isola di Pianosa è contingentato a 250 unità giornaliere. L’isola è raggiungibile dall’Elba da Marina di Campo tutto l’anno e nel periodo estivo (da Giugno a settembre anche da Piombino).

Le compagne di traghetti per raggiungere Pianosa sono Toremar  e Acquavision

Oltre al biglietto del traghetto si paga un biglietto di accesso all’isola.

Sull’isola possono essere fatte diverse attività (tutte guidate) , in bici, in carrozza, a piedi o in autobus. Si possono inoltre fare escursioni in kayak, snorkeling ed immersioni

Le acque cristalline di Cala Giovanna

Le acque dell’isola sono protette, il bagno è consentito esclusivamente a Cala Giovanna, dove vi aspetta una spiaggia bianca e un’acqua turchese, io sono rimasta davvero stupita dalla bellezza di questa spiaggia e sono riuscita a fare il bagno a metà ottobre.

Per prenotare le escursioni a Pianosa: parcoarcipelago.info/isola-di-pianosa/

 

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