Risalendo la Valle del Chienti, da Civitanova a Macerata, si incontrano 3 abbazie romaniche ognuna diversa dall’altra e ognuna con una sua personalità piuttosto marcata.
Ho pensato a questo itinerario quando Claudia, blogger di La Bussola e il Diario, mi ha chiesto qualche dritta su cosa vedere di ritorno da Civitanova a Roma. E così le ho suggerito questo itinerario che ho pensato di condividere con voi.
Partiamo da Civitanova. Dirigetevi verso Macerata, non prendete le superstrada ma la vecchia strada Provinciale 485 (come riferimento zona industriale rotatoria di Paciotti) e proseguite verso Montecosaro. Vi aspetta la prima abbazia Santa Maria a Piè di Chienti.
Santa Maria a Piè di Chienti: la chiesa a due piani
Santa Maria a piè di Chienti è sicuramente uno degli edifici più interessanti delle Marche: internamente presenta tre navate si struttura su due piani, l’abside è contornato da quattro absidioli a contorno, mentra la facciata si presenta più austera,
San Claudio: l’abbazia con le due torri
Riprendete la strada provinciale, prima di arrivare a Piediripa, sulla destra noterete un lunghissimo viale di Cipressi. In fondo la nostra seconda abbazia: San Claudio.
San Claudio ha una facciata davvero insolita: piatta affiancata da due imponenti torri circolari che la fanno assomigliare di più ad una edificio fortificato piuttosto che ad una chiesa. (Foto cover dell’articolo).
l’Abbazia di Fiastra e la sua area naturale.
Proseguite per la nostra solita strada e dirigetevi presso l’abbazia di Fiastra, la nostra terza e ultima tappa e qui concedetevi un po’ di tempo.
L’abbazia di Fiastra è immersa nella Riserva Naturale di Fiastra e troverete prati per giocare o prendere il sole, sentieri per passeggiare, percorsi da fare in bici o a cavallo. Tutta la riserva un luogo speciale per i marchigiani, dove rigenerarsi e stare all’aria aperta in tutte le stagioni (d’estate e in primavera è presa d’assalto, ma lo spazio è talmente grande che troverete il vostro posto).
Tornando all’Abbazia, dalla facciata tipicamente romanica, soffermatevi sul portale e sulle sue colonnine e poi fate un salto anche nel bellissimo chiostro.
Queste tre abbazie, ma specialmente le prime due, sono oggetto di numerosi studi e affascinanti ipotesi che le vedono come edifici legati a Carlo Magno, un legame talmente stretto che per molti la vera Aquisgrana in realtà è qui! Se vi interessa approfondire il discorso date un’occhiata cercate l’associazione Francia Antiqua.