Organizzare un viaggio fai da te in Sudafrica è pericoloso? Quali sono le accortezze da tenere e i pericoli “reali” a cui si potrebbe andare incontro? Vi lascio qualche riflessione sulla nostra esperienza di viaggio on the road per il Sudafrica.
Il nostro viaggio fai da te in Sudafrica è stato il primo in un paese non occidentale (a parte Istanbul). Al momento della scelta della destinazione e dell’acquisto dei voli, avvenuto ben 8 mesi prima, non avevamo ben chiaro in mente né l’itinerario né il Paese che avremmo visitato. Con l’avvicinarsi della partenza e quindi con la programmazione del viaggio, tutto fai da te, lo studio dei luoghi e la ricerca di informazioni, abbiamo iniziato a capire che la questione sicurezza non sarebbe stata, come nei viaggi passati, qualcosa da sottovalutare.
Ora non voglio di certo allarmarvi anche perché non ci è successo nulla e siamo tornati senza nessun problema, voglio solo condividere con voi alcune esperienze e darvi qualche dritta per godervi al meglio il viaggio in questo paese dai grandi contrasti, dalle bellezza disarmante e dalle potenzialità enormi.
Sudafrica: la situazione dopo trent’anni di abolizione dell’apartheid
Parlando con la mia amica travel blogger Simona, (questo il suo racconto degli itinerari del Capo Occidentale) chiedendole informazioni sul Sudafrica che aveva visitato qualche anno prima di me, la prima cosa che mi disse fu quelle che avremmo notato, fortemente, i segni dell’apartheid.
L’apartheid era il regime di segregazione razziale posto in vigore in Sudafrica nel 1948 dal governo Britannico e abolito solo nel 1994.
La sua osservazione mi era sembrata forse esagerata ma ci siamo purtroppo dovuti ricredere piuttosto velocemente: nonostante la segregazione sia stata abolita, di fatto la divisione tra neri e bianchi, tra poveri e ricchi è molto ben evidente e non farete fatica ad accorgervene subito. Le case dei più ricchi, per lo più bianchi, sono protette da alte mura, filo spinato elettrificato e guardie giurate armate. Parte della popolazione nera vive nelle township, le baraccopoli sterminate che non sono solo ai sobborghi delle grandi città, ma anche nei nuclei urbani più piccoli.
Prima di partire per il Sudafrica consultate sempre il sito della Farnesina Viaggiare Sicuri che vi informerà sulla situazione attuale del Sudafrica e dei documenti necessari per l’ingresso. . Stipulate inoltre una assicurazione di viaggio sanitaria, Io da anni ha un’assicurazione di viaggio annuale con Columbus. Con il codice RCCONT potete usufruire anche di uno sconto del 10% sulla vostra assicurazione di viaggio Columbus. Provate a richiedere un preventivo on line.
Quartieri, locali, aree della città: troppo spesso capirete quali sono le aree dei bianchi e dei coloured, e quelle dei neri e questa divisione fra grande ricchezza ed estrema povertà causa non pochi conflitti sociali.
Sicurezza in Sudafrica: i consigli
Detto questo: a cosa bisogna stare attenti? Noterete una grande presenza di addetti alla sicurezza, i turisti vengono molto tutelati per cui potrete con tranquillità rivolgervi alla polizia e alle guardie, presenti in grandi quantità, nel caso in cui vi sentiate in pericolo e abbiate qualche problema.
- Bancomat: spesso anche i bancomat hanno del personale di vigilanza. Il consiglio è di non accettare MAI l’aiuto di chi si offre anche in maniera gentile mentre siete al bancomat o in una macchina automatica per l’acquisto dei biglietti. Purtroppo a noi è capitato che qualcuno ci volesse truffare proprio ad un bancomat ma fortunatamente, un mio urlo piuttosto secco, ha fatto allontanare il malintenzionato che stava afferrando la nostra carta di credito.
- Non mostrare i contanti per evitare di attirare troppe attenzioni, tenete poche banconote in un posto dove potete facilmente prenderle senza dover tirar fuori il portafogli.
- Girare di notte. Non tutti i quartieri delle città del Sudafrica sono l’ideale per passeggiare di notte. In realtà i ristoranti chiudono davvero presto (spesso la cucina già alle 9 di sera è già chiusa) e le “vasche” all’italiana non sono proprio una consuetudine. L’unica città in cui abbiamo girato di notte è stata Cape Town ma in una zona ben precisa: lungo l’affollata Long Street e nel turistico e benestante waterfront.
- Auto e guida. A dire il vero non abbiamo avuto problemi (avevamo letto di stare attenti ai semafori e altre cose ma fortunatamente non abbiamo avuto esperienze negative). Il consiglio è comunque di attivare il blocco di sicurezza degli sportelli mentre siete all’interno e di non lasciare oggetti di valore o borse in vista. Spesso ad aiutarvi a parcheggiare troverete parcheggiatori abusivi con indosso un gilet giallo e arancione catarinfrangente. Se non volete dare loro qualche moneta basta dirlo gentilmente. Nelle scelta dell’hotel privilegiate quelli con il parcheggio custodito.
Johannesburg è sicura?
La città che ci ha dato più problemi è stata Johannesburg, a cui vorrei dedicare un paragrafo a parte, una città dove abbiamo dormito due notti ma che alla fine non siamo riusciti a visitare, ed è forse la città in cui abbiamo visto i contrasti più netti del Sudafrica.
Siamo atterrati e poi ripartiti da Johannesburg (il dettaglio del nostro itinerario di viaggio in Sudafrica) abbiamo soggiornato a Rosebank uno dei quartieri “ricchi” e sicuri della città,. Un quartiere di centri commerciali che alle 9 di sera non ha praticamente nessuno fuori, nemmeno in piena estate.
Il primo giorno, appena atterrati in Sudafrica, abbiamo deciso di raggiungere a piedi il centro della città. Partiamo dalle case ricche del nostro quartiere, quelle dalle mura e da filo spinato elettrificato (come il nostro albergo) per arrivate verso i quartieri popolari del centro città. Lì, a una centinai odi metri da Constitution Hill, una delle nostre mete segnalate dalla guida, ci succede una cosa strana. Stavamo per entrare dentro un parco pubblico dove c’erano famiglie e diverse persone che passeggiavano, quando un poliziotto ci ha avvicinati intimandoci con aria preoccupata di non entrare e di proseguire per il marciapiede che costeggiava la strada strada principale e ci ha scortato con la sua macchina per una decina di minuti. A quel punto abbiamo capito che forse la zona non era da fare a piedi e con un Uber, che un ragazzo molto gentilmente ci ha chiamato vendendoci in difficoltà, siamo tornati nel nostro ovattato, quanto anonimo, quartiere residenziale
Il giorno in cui siamo tornati, alla fine del nostro viaggio, abbiamo deciso di utilizzare il taxi per vistare il centro di Johannesburg. Chiedendo alla reception dell’hotel se fosse il caso di andare in centro città da soli e la signora ce l’ha sconsigliato offrendoci un taxi con guida dell’hotel. Facendo di testa nostra, e quanto potrebbe essere pericoloso il centro di una città internazionale ci siamo detti? Decidiamo quindi di andarci con Uber, fare un giro a piedi (vedere alcune attrazioni segnate dalle guida) e poi tornare. Arrivati al fatidico CBD di Johannesburg la scena che abbiamo avuto di fronte ai nostri occhi è stata talmente di degrado che lo stesso ragazzo di Uber non ci voleva far scendere e gentilmente ci ha fatto fare un giro in auto del quartiere, e poi ci ha riportati ancora una volta nell’ovattato quartiere residenziale di Rosebank. Ho scattato alcune foto fugaci del CBD il centro di Johannesburg era il pomeriggio del 1 gennaio 2019.
Parlando al ritorno con la ragazza della reception ci ha detto di essere stati un po’ sprovveduti a pensare di visitare il CBD da soli: la zona è off limits anche per molti abitanti della città
Insomma non abbiamo visitato Johannesburg se volete farlo affidatevi ai turistici, ma sicuri autobus rossi a due piani, oppure ai tour organizzati, anche a piedi, dalle associazioni della città.
A Johannesburg non perdetevi però la tonwship di Soweto che vi consiglio di girare con i tour a piedi, in bici o in tuk tuk organizzati dai ragazzi di Soweto Backpackers
Questa è stata la nostra impressione e mi piaceva condividere con voi relative alla sicurezza in Sudafrica: anche le esperienze più negative, assolutamente in minoranza rispetto alla intensità di emozioni che ci ha regalato questo viaggio, ci hanno permesso, di conoscere e capire un po’ meglio questo paese fato di grandi contrasti e contraddizioni e anche per questo così affascinante.
Prima
2 comments
Buongiorno mi hanno segnalato questo articolo.
Premetto: sono un italo sud africano e vivo con la mia famiglia a Clifton, a Città del Capo, da molti anni. La mia famiglia d’origine opera in Sud Africa dal 1952.
Ciò premesso mi sento in dovere di fare alcune puntualizzazioni.
Ciò che c’è scritto nell’articolo è solo parzialmente vero.
Johannesburg a causa di una crescente domanda di grandi ville con giardino ha visto via via il suo centro città spopolarsi e venire occupato dalla popolazione nera. È una zona che si divide in molte sottozone e, ad esclusione delle ore notturne, la situazione non è così drammatica come raccontato nell’articolo. Se poi io mettessi in un articolo che parla del Messico una foto di un omicidio accaduto chissà in quale città nessuno andrebbe a Cancun. Invece…
Cape Town: oltre ad essere perfettamente sicuro il centro città potrete passeggiare tranquillamente di notte, purché non da sole (nel caso delle donne) in gran parte dei quartieri della città, ad esclusione di alcune zone di Woodstock, che in ogni caso, è uno dei quartieri più trandy e in crescita della città.
Potete camminare da soli di notte in moltissimi sobborghi, soprattutto nella zona sud. Unica accortezza, che vale in tutte le città del mondo, evitate zone buie. Ma voi a New York, Londra o San Paolo camminereste di notte in una zona buia di una città che non conoscete ?
Mia figlia ha 16 anni e rientra spesso tardi dai locali a piedi a casa sul lungomare con le amiche. Non c’è alcun problema. Anche perché dal tramonto in poi troverete un po’ ovunque le pattuglie del servizio di pronto intervento privato e della Polizia che presidiano le zone.
Bisogna solo fare attenzione per gli scippi (non esibite preziosi o soldi) anche se Città del Capo è più sicura di Napoli. Se frequentate spiagge isolate e non attrezzate ovviamente evitate di lasciare soldi e cellulare in vista. Se passa un ladro ve lo ruba qui, come a Rimini.
Ciao Vittorio, grazie mille per il tuo commento e per il tuo punto di vista sicuramente più aggiornato e approfondito del mio. Rileggendo quello che ho scritto e confrontandolo con il tuo commento non abbiano detto alla fine cose molto diverse, sai? Anche nel caso di Johannesburg ho sottolineato la differenza tra i vari quartieri (pubblicando anche le due foto). Abbiamo davvero amato il Sudafrica, l’abbiamo scoperto da soli ed è un viaggio che consigliamo assolutamente da fare. Nel mio ruolo di travel blogger, avendo anche un numero discreto di lettori, mi sono sentita in dovere di raccontare la mia esperienza (anche a Tenerife ho dato suggerimenti per evitare di essere derubati in auto mentre si è nel parco del Vulcano Teide come spesso purtroppo accade) e di dare qualche suggerimento per i futuri viaggiatori affinché anche loro possano godersi al meglio del viaggio in questo straordinario paese 🙂