CINGOLI – Immersa nella campagna questa piccola chiesa offre al visitatore una curiosità molto particolare, la presenza su una delle sue pareti laterali di diverse statue che le hanno dato il curioso soprannome di chiesa dei Mammocci.
Ci troviamo nella frazione di Torrone, lungo la bella strada pianeggiante che dal Cingoli conduce verso Osimo e Filottrano. Ad un certo punto un’insegna marrone indica la Chiesa di San Vitale senza aggiungere ulteriori informazioni nemmeno la data di realizzazione. Quella insegna l’ho vista un sacco di volte senza però immaginare il piccolo capolavoro che indicava. Una chiacchierata con Marisa del Casale Fabrizi e il fine settimana successivo organizziamo la visita.
La chiesa di San Vitale si trova immersa nella campagna, l’esterno è austero e nella parte posteriore i resti del torrione a testimonianza di quello che poteva essere una costruzione più ampia probabilmente un castello.
Sul lato sinistro in piccole nicchie sono ospitati i mammocci.
In dialetto marchigiano il termine “mammoccio” si usa peri indicare un pupazzo. A Fermo ad esempio Lu mammocciò è il pupazzo che viene preso a bersaglio durante la Quintana, di cui esemplare antico potete ammirarlo all’interno del Museo dei Palazzo dei Priori
I mammocci della chiesa di San Vitale
Sono 6 le nicchie in cui sono ospitate queste statue, alcune ben conservate altre che hanno risentito maggiormente il passare del tempo.
Ma cosa rappresentano li mammocci? Partendo dal fondo:
- Asceta con aureola e mani alzate, probabilmente San Giovanni
- Figura difficilmente identificabile? Forse è presente anche un quadrupede?
- Madonna con bambino (la figura è incastonata tra le due porte)
- Un vescovo
- figura semplice in preghiera (San Vitale forse?)
- Probabilmente un santo dell’ordine dei Benedettini
Leggenda narra che una notte dei ladri cercarono di trafugare dei mammocci ma furono messi in fuga da alcune shioppettata sparate a salve e mai più si ripresentarono!
Se la parete di sinistra è cos’ ricca quella di destra non offre invece elementi di interesse.
L’interno di San Vitale
L’interno è molto semplice, un’unica navata e alcuni resti di antichi affreschi emersi sono i restauri del terremoto del 1996, ma più interessante la rimozione dell’intonaco bianco ha permesso di scoprire la struttura più antica dell’edificio e la presenza di archi a sesto acuto ora ben visibili.
Per visitare la chiesa potete chiede alla Pro Loco di Cingoli. Se capitate per caso, provate a suonare alla porta della casolare più vicino, ci abita il signor Pietro il custode con le chiavi.
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