FIRENZE IN DUE GIORNI – Due giorni serratissimi tra Natale e Capodanno per fare il pieno di arte, bellezza e…prelibatezze!
In questi ultimi 4 anni sono sempre stata nel mese di dicembre a Firenze, per la BTO, la fiera del turismo digitale e grazie ad Instagramers Firenze che mi ha permesso nel 2013 di visitare non solo il Salone dei Cinquecento ma anche di potermi affacciare dal terrazzino di Palazzo Vecchio.
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Tutti questi incontri con la città dei Medici sono stati piuttosto fugaci anche se ho potuto godermi la città di notte in solitaria e di scoprire il Mercato Centrale. Stavolta decidiamo di goderci la città con un po’ più di calma e prenotiamo poco prima di Natale una notte in un Hotel, i biglietti del treno e il biglietto di ingresso agli Uffizi. Vi lascio il racconto, e alcuni scatti, di questi due giorni a Firenze, in attesa dei racconti di approfondimento.
Il centro storico di Firenze è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1982
Firenze in due giorni: cosa vedere
Giorno 1 – Arriviamo al nostro centralissimo ed economico Hotel Bavaria in pieno centro e in un favoloso palazzo storico (ve lo consiglio, portatevi solo i tappi per le orecchie che la strada sottostante è piuttosto vivace) e subito accompagnati da un’aria frizzantina e da un cielo limpidissimo andiamo ad esplorare la città e ad ammirarla dall’alto.
Prima tappa la Chiesa di Orsamichele, che tutto sembra dall’esterno fuorché una chiesa. Infatti era un loggiato dedicato al mercato che poi è stato chiuso ed adibito a luogo di culto per cui esterni ed interni sono piuttosto insoliti.
Attraversiamo piazza della Signoria, gli Uffizi, transitiamo su un gremitissimo Ponte Vecchio per salire verso piazzale Michelangelo e goderci la città dall’alto. Prima sosta fotografica dal giardino delle rose (che in primavera deve essere splendido) e poi su fino alla chiesa di San Miniato al Monte e al Cimitero monumentale delle Porte Sante.
Il cimitero è davvero affascinante, racconta tanto della storia di Firenze e d’Italia: qui riposano tra i tanti Enrico Coveri, Carlo Collodi, Vasco Pratolini. Vi mando all’articolo della mia amica blogger Claudia di Viaggi Verde Acido, dove troverete info dettagliate sul cimitero e sulle principali tombe.–> Il Cimitero Monumentale delle porte Sante, Firenze
Affascinati dal luogo il tempo scorre veloce e dobbiamo scendere velocemente a valle dove ci aspetta alle 16 il nostro turno prenotato agli Uffizi con una guida speciale, proprio Claudia che oltre ad essere una incurabile viaggiatrice è anche guida turistica di Firenze.
Agli Uffizi dedicherò un racconto ad hoc, per cui vi lascio giusto uno scatto (di due marchigiani, li riconoscete?) e il consiglio di comprare on line i biglietti per evitare file e programmare al meglio la visita.
Ovviamente usciamo dal Museo all’orario di chiusura, salutiamo Claudia, e ci dirigiamo verso il Mercato Centrale per la nostra cena. Era pienissimo! Scegliamo due succulenti hamburger di Chianina, un po’ di pasticceria siciliana e continuiamo la passeggiata in notturna per Firenze.
Giorno 2 – Non proprio mattinieri lasciamo il BB e andiamo verso il Duomo: acquistiamo il biglietto cumulativo 15 euro da utilizzare in 48 ore (sapendo già che i posti per la visita alla cupola erano già finiti per tutto il 2016!) e ammiriamo il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.
Usciamo che è ora di pranzo e ci mettiamo alla ricerca di una osteria e ci imbattiamo da Pangie’s, piccolo accogliente bistrot e con un ottimo oste, il buon Mario che prendendosi il giusto tempo affetta con cura i salumi e dispensa pillole di buonumore un puro stile fiorentino.
Visto che siamo vicini all’Arno lo attraversiamo e ci godiamo il quartiere di San Frediano raccontato da Vasco Pratolini nel romanzo Le Ragazze di San Frediano. La passeggiata continua fino al giardino di Boboli, al maestoso Palazzo Pitti (che non avevo mai visto e che mi ha impressionato per le dimensioni (qui Eleonora di Toledo, magistralmente raffigurata dal Bronzino con un sontuoso abito di melograni, prima moglie di Cosimo dei Medici decise di vivere preferendolo a Palazzo vecchio e acquistando di tasca sua il terreno circostante, i futuri giardini di Boboli, per sfuggire dall’aria insalubre di Firenze), per giungere di nuovo a Ponte Vecchio ancora più pieno del giorno prima e tornare al Duomo.
Visita all’interno e al giudizio universale della cupola, scendiamo nella cripta per ammirare il mosaico della vecchia chiesa di Santa Reparata, ma sono già le 17 e il tutto chiude. L’aria è piuttosto frizzantina e andiamo al Battistero di San Giovanni (sempre con il biglietto cumulativo) per ammirare un’altra cupola decorata stavolta tutta a mosaico.
Il nostro tempo a Firenze sta per scadere, giriamo ancora un po’ per il centro, andiamo ad ammirare F–Light il Festival delle Luci che per tutte le feste ha illuminato Ponte Vecchio, passiamo a Palazzo Strozzi con i gommoni di Ai Weiwei appesi alle finestre. Il tempo di un tè caldo, una schiacchiata ripiena di bontà Toscane per il viaggio e siamo già sul treno che ci riporterà ad Ancona.