Collegiata di Sant’Esuperanzio: un gioello dell’architettura romano gotica.

by Racconti di Marche
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CINGOLI – La collegiata che custodisce le spoglie del patrono delle città è un piccolo capolavoro dell’architettura romano-gotica delle Marche e al suo interno ospita una piccola pinacoteca con opere davvero imperdibili.

La collegiata di Sant’Esuperanzio si trova fuori dal nucleo storico della città. La chiesa, dalle fattezze romano-gotiche, rappresenta uno degli esempi  più interessanti di questo stile architettonico delle Marche e custodisce all’interno della sacrestia interessanti opere pittoriche.

Esuperanzio non è il solo patrono della città, cingili ha anche una Patrona molto amata:santa Esperandia, la cui chiesa con il corpo è visitabile, e sempre nel territorio di Cingoli è visitabile il suo eremo, ma per raggiungerlo dovrete percorrere ben 430 gradini tra i boschi.

Collegiata di Sant’Esuperanzio: la struttura

Ad accogliervi il maestoso e decorato portale sovrastato dalla scultura del santo in abiti vescovili. Il portale presenta tre ordini di archi decorati intervallati da colonnine tortili o lisce, e nella nicchia il santo patrono della città affiancato da due angeli. Quello di sinistra non ha il volto e leggenda vuole che più che il trascorrere del tempo a togliere i connotati all’angelo sia stata una pallonata arrivata da un poderoso calcio di qualche ragazzino decenni fa.

Sotto al Patrono troviamo l’agnello affiancato dai simboli degli evangelisti: l’uomo simboli di San Matteo, l’aquila simbolo di San Giovanni, il leone di San marco e il toro per San Luca. Alla sinistra si questi simboli una iscrizione in caratteri gotici che racconta la chiusura dai lavori di realizzazione della chiesa.

Nell’anno del Signore 1295, essendo priore Giacomo da Gubbio, maestro Giacomo fece quest’opera

Sopra il portale in una nicchia ancora una raffigurazione del Santo Patrono.

La collegiata di Sant’Esuperanzio: l’interno

L’interno della chiesa è costituito da un’unica e ampia navata:  il presbiterio è rialzato rispetto alla navata e sotto il suo piano custodisce la cripta con le spoglie del Santo. Il presbiterio è caratterizzato da un ordine di tre archi, sulla colonna di uno di essi è impresso il simbolo del monastero di Fonte Avellana. Sempre il presbiterio ospita l’Ottocentesco coro ligneo e un prezioso organo Callido.

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La collegiata di Sant’Esuperanzio: la Cripta

Lo stile della Cripta, dove sono custodite le spoglie del Santo,  differisce notevolmente dall’aura austera della chiesa: qui protagonista è il colore degli affreschi Ottocenteschi.

 

Le opere della sagrestia

La parte forse più sorprendente della chiesa dei Sant’Esuperanzio sono le opere custodite nella sua sagrestia tra le quali la Flagellazione di Gesù di Sebastiano del Piombo.

I lavori di restauro della Chiesa dovuti al sisma hanno fatto emergere altri affreschi visibili solamente dalla terrazza sopra il presbiterio e non accessibili al pubblico.

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