Impressioni, emozioni e consigli per preparare al meglio il vostro viaggio a Istanbul o per farvi decidere di partire nel caso foste indecisi.
Sono tornata ieri da Istanbul e mentre scrivo ha ancora per la mente i colori, i profumi e i suoni di questa città magica in grado di evocare storie e suggestioni del suo passato.
Istanbul è la città più sensoriale che abbia mai visitato, se New York era una sovra-eccitazione per la vista, Istanbul è stata in grado di risvegliarmi tutti e 5 i sensi.
Istanbul è il canto dei muezzin, il caos allegro dei venditori del Gran Bazar, ma anche il silenzio ovattato dei passi dentro le moschee. Istanbul è il profumo delle spezie del Bazar Egiziano e dello sgombro cucinato dalle imbarcazione vicino al ponte di Galata. Istanbul è la maiolica a rilievo dei suoi manufatti, la morbidezza dei suoi tappeti da toccare. Istanbul è decisa come il suo caffè, profumata come il suo té e una scelta infinita di cose buone da mangiare, dall’agnello al pesce, passando per la pizza turca e i suoi innumerevoli dolci inondati di miele. Istanbul è il blu delle sue ceramiche, degli “occhi” contro il malocchio, del rosso intenso delle sue bandiere e dei colori variegati delle sue spezie.
La Turchia non è araba, è troppo orientale per gli europei e troppo europea per gli orientali, e in particolar modo Istanbul, divisa in due, anzi in tre dal Bosforo esprime maggiormente questo essere terra di mezzo, essere un po’ di tutto e un po’ di tutti ma di nessuno in particolare e forse è questo essere così inafferrabile, difficilmente catalogabile a renderla davvero irresistibile.
Istanbul non ha un quartiere che la rende esteticamente bella ma il suo insieme di saliscendi, il Bosforo onnipresente con i suoi ponti e il paesaggio inframezzato dalle cupole e dalle punte dei suoi minareti rendono il colpo d’occhio spettacolare da qualunque punto la si ammiri.
Istanbul è la vecchia Costantinopoli, punto di arrivo del leggendario Orient Express che ha affascinato nell’Ottocento tutta l’Europa. Istanbul è la città dei grandi sultani, dei palazzi dalle Mille e una Notte e dagli Harem sontuosi.
Il 98% degli abitanti di Istanbul è musulmano e vi impressionerà il numero di moschee presenti, ma Istanbul è anche la patria dei Bizantini e della Chiesa Ortodossa che ha proprio in città il suo piccolo Vaticano. Istanbul è una città di grandi contrasti presenti anche oggi nella politica del suo attuale presidente.
Una città da sempre cosmopolita, aperta ma ora chiusa in numerose sue scelte. Una città che ha vissuto attacchi terroristici e che eppure è sicura. Prima di andare non posso nascondervi che la paura c’era, e poi mi sono ritrovata in una città in cui non mi sono mai sentita in pericolo (a parte quando attraversavo la strada visto che le strisce pedonali erano quasi assenti, i semafori poco rispettati e gli automobilisti piuttosto indisciplinati!) e dove avrei potuto camminare in giro da sola anche di notte (sempre con le accortezze necessarie in una grande città ovviamente).
Una città viva e piena di gente: giovani, famiglie, anziani, bambini, ragazze con solo gli occhi in vista fino a quelle con gli short, tutti in giro. Una città vitale a tutte le ore e in tutti i quartieri che ho visitato. Un città che non è facile capire, che spesso si può criticare ma che è difficile non amare.
Viaggio a Istanbul: consigli per visitarla al meglio
Finita la parte smielosa del racconto vado con le info pratiche.
- Soldi – Istanbul è una città economica: mangiare, dormire e spostarsi (anche in taxi) costa veramente poco. I soldi potete prelevarli agli sportelli bancomat e nei numerosi baracchini per il cambio. Nei negozi più piccoli non accettano le carte di credito
- Spostamenti – Il grosso si gira tranquillamente a piedi, potete scegliere per le zone più lontane il tram, l’autobus o la metro. Per salire verso la torre di Galata c’è anche la funicolare
- Sicurezza – Non ho la bacchetta magica non so quello che avverrà, posso però dirvi la mia sensazione di sicurezza e di non pericolo provata in tutto il viaggio.
- Corrente: funziona come da noi (io mi ero portata un sacco di adattatori, in pratica inutili)
- Lingua: in Turchia non si parla l’arabo, e la lingua turca è incomprensibile. Ma andrete tranquilli con l’inglese e spesso anche con l’italiano.
- Fuso orario: Istanbul è un’ora indietro rispetto l’Italia. Da qualche anno però rimangono con l’ora legale per cui d’inverno le ore di differenza diventano due.
- L’acqua non è potabile prendetela sempre dalla bottiglia (costa pochissimo)
- Cozze: le vendono ovunque ma io non mi fiderei a mangiarle….
- Il gelato è fatto con il latte di capra ed è piuttosto curioso il modo in cui ve lo prepareranno…
- Non potete non provare il bagno turco e i massaggi, sono “leggermente” diversi da quelli delle SPA italiane
- Amate i gatti? Istanbul sarà il vostro paradiso.
Siete pronti per il vostro viaggio sensoriale a Istanbul?
Ascolta la puntata del mio podcast dedicata a Istanbul: ho intervistato Comodo il ragazzo che mi ha fatto da guida alla scoperta della città.
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