Una villa Romana del I sec. d.C.cin una estensione di oltre 1000 mq e con mosaici bicromi e policromi perfettamente conservati e …bellissimi, benvenuti nella Domus del Mito di Sant’Angelo in Vado.
Bisogna arrivare nel nord delle Marche, fino a Sant’Angelo in Vado per ammirare uno dei ritrovamenti archeologi più importanti degli ultimi 50 anni della regione. Poco distante dal centro vi aspetta l’area archeologica, Campo della Pieve, con la splendida villa romana.
Domus del Mito: la storia degli scavi
Che Campo della Pieve avesse potuto conservare dei pregiati reperti archeologici della città romana di Tifernum Mataurense, era noto da tempo ed emergeva chiaramente dalle fotografie aeree e da alcuni scavi nella zona. Per cui il Comune di Sant’Angelo in Vado si era premurato di acquisire l’aerea e renderla demaniale. Nel 200 grazie alla possibilità di accedere a dei fondi Europei è iniziata una nuova campagna di scavi che ha portato alla luce questa elegantissima domus gentilizia dell’estensione di oltre 1000 mq.
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I mosaici della Domus del Mito
Il tema dei mosaici, dedicati per lo più a temi mitologici, e la loro bellezza hanno dato il nome alla Domus. I mosaici sono ben conservati e di una ricchezza e bellezza davvero sorprendente, che denota non solo la ricchezza del suo suo proprietario, ma anche la sua cultura e soprattutto il suo stile di vita. La presenza di elementi marini, non solo mitologici ma anche di “cibo” fa pensare che nonostante la distanza dal mare, questi alimenti fossero spesso ben presenti sulla tavola di questa famiglia e che al mare fossero legate le loro fortune.
Vediamo nel dettaglio i mosaici presenti.
A darvi il benvenuto nella Domus del Mito è il Trionfo di Nettuno che con il suo tridente, assiema a sua moglie si erge sopra un carro trainato da ippocampi marini e accompagnati da delfini. Non male come benvenuto, vero?
Ci accoglie poi Bacco al centro di un elegante mosaico geometrico, probabilmente nella stanza dedicata ali affari. ci sono stanze più piccole con aree senza mosaici ai lati, probabilmente qui c’erano i letti e non essendo il pavimento visibile non era necessario arricchirlo con un mosaico.
Di un’eleganza davvero sublime la stanza dedicata alle arti delle donne di casa, qui probabilmente di tesseva, sono stati ritrovati anche dei fusi e degli attrezzi. Al centro della stanza la testa di un’affascinante Medusa.
Ma probabilmente il mosaico della stanza di fianco catturerà la vostra attenzione: qui si mangiava e si tenevano i n+banchetti e il cibo è il grande protagonista con scene di caccia, animali, divinità e al centro una scena davvero particolare: un polpo che mangia un’aragosta e che viene attaccato da una murena!
Per visitare la Domus del Mito di Sant’Angelo un Vado ed avere maggiori informazioni vi invito a consultare il sito ufficiale: