Un itinerario tra Acqualagna, Cagli e Fossombrone da fare tutto l’anno che ha come filo conduttore il tartufo e che vi porta a scoprire le bellezze dell’interno del pesarese.
L’itinerario che vi propongo ha come base Acqualagna e ha come protagonista il tartufo e un territorio che vi stupirà per la sua bellezza naturalistica, l’arte, la cultura e la storia.
Ho fatto questo itinerario in un freddo e nevoso fine settimana di gennaio, ecco perché vi dico che può essere fatto in ogni stagione. Se avete a disposizione un giorno in più riuscirete a godervi più calma i siti che vi racconterò. Ho pernottato presso l’ Agriturismo La Ferraia a Cagli, una buona base logistica per la vostra esplorazione.
Giorno 1- Degustazione di Incrocio Bruni e cena a base di tartufo a Cagli
L’itinerario che vi racconto inizia venerdì pomeriggio con una degustazione di Incrocio Bruni presso la cantina Mochi a Cagli che ha anche l’Agriturismo Ca Le Suore dove potete soggiornare. Per cena ci siamo spostati presso l’Agriturismo Ca La Cerca, sempre a Cagli, per una menù tutto a base di tartufo. Alessandro Benvenuti vi aspetta nel suo agriturismo non solo a pranzo e a cena ma anche per il pernotto, nelle sue camere di design ricercate e accogliente e per la Truffle Experience nei boschi alla ricerca dei tartufi con i suoi cani.
Giorno 2- Gola del Furlo, Acqualagna e Fossombrone
Iniziamo con la magnifica gola del Furlo ma la prima tappa è l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, Abbazia Benedettina dagli interni curiosi e della posizione strategica. Era lo stop necessario per chi doveva attraversare il Furlo e raccogliendo le offerte, più o meno spontanee, di chi doveva attraversare la pericolosissima gola. Gli interni sono in pietra con diverse e interessanti affreschi di cui una Madonna del Latte di scuola Giottesca e i frammenti di un affresco attribuibile a Giovanni Santi il padre di Raffaello.
Gli interni si presentano con una navata unica interrotta da un muro con sue piccoli archi dove accedere alla cripta e una ripida e stretta scalinata che conduce all’altare. Nella bella stagione l’adiacente locanda vi aspetta per il pernotto ma anche per gustare una gustare una calda e profumata crescia.
Prima di inoltrarvi nella gola del Furlo vi consiglio una visita al Museo Territoriale Lorenzo Mannozzi della Gola del Furlo, per conoscere la storia della gola, il cui risultato attuale si deve sia alla natura sia all’uomo, e i suoi abitanti: dall’aquila reale ai lupi, passando per tassi, gatti selvatici e tantissimi altri rapaci.
Se il tempo lo permette vi consiglio la passeggiata che conduce alle terrazza bassa del Furlo, da li avrete una vista superba sulla gola.
Seconda tappa della giornata la città di Acqualagna: in piazza vi aspetta il museo del tartufo, per un esperienza polisensoriale e immersiva in questo prezioso fungo (eh sì! il tartufo è un fungo non è un tubero!). La visita al museo è consigliata anche ai bambini, con percorsi a loro dedicati. Di fianco al museo al casa natale di Enrico Mattei, anch’essa visitabile, racconta la storia dell’ingegnere con alcuni suoi oggetti personali, tra cui la scrivania.
Pranzo? ovviamente a base di tartufo poco distante dalla piazza siamo stati nel ristorante Lampino. Davvero straconsigliato: ovviamente vi aspetta il tartufo, buana cucina casereccia e interessante anche la selezione di salse al tartufo (con tartufo vero) che potete acquistare.
Il pomeriggio ci spostiamo a Fossombrone. La città offre davvero tante cose da vedere per cui un pomeriggio è davvero poco e vi consiglio di dedicare almeno una giornata alla visita.
Cosa vedere a Fossombrone?
La chiesa barocca di San Filippo Neri (uno degli esempi più interessanti di questo stile della regione) e la Casa Museo Quadreria Cesarini, l’antica casa del notaio della città con la sua collezione di quadri e gli arredi originali del Novecento, non mancate di fare una bella passeggiata lungo la via principale della città, Corso Garibaldi, ammirando la ricchezza dei palazzi e la bellezza delle vetrine dei negozi.
Dal punto di vista naturalistico Fossombrone offre una bella passeggiata lungo il fiume Metauro, da dove ammirare il ponte della Concordia e il suo ovale quasi perfetto che di riflette sull’acqua, le marmitte dei giganti e il bosco delle Cesane.
Potete mangiare direttamente in centro presso l’Osteria Zanchetti, un tuffo, di charme, nelle atmosfere degli anni Venti o presso una delle cantine più belle e spettacolari delle Marche: La collina delle Fate, poco sopra il centro storico di Fossombrone. Se il cielo è limpido vi aspetta un panorama davvero spettacolare.
Giorno 3 – Cagli, Urbania e Sant’Angelo in Vado
La nostra seconda giornata inizia dalla visita di Cagli, come per Fossombrone anche qui consiglio di dedicare una giornata intera visto che questo piccolo borgo offre davvero tante cose da vedere: imperdibile la visita al teatro storico, la visita al Torrione Martiniano, al museo archeologico di Cagli e della via Flaminia e alla sue numerosissime chiese. una delle più belle è la la chiesa di San Domenico che custodisce uno splendido affresco di Giovanni Santi, tradizione vuole che il viso di uno dei cherubini sia latro che il volto del piccolo Raffaello da bambino.
Per conoscere tutte le attrattive di Cagli potete consultare il sito ufficiale della città con tutte le info per organizzare al meglio la vostra vista.
Da Cagli ci spostiamo ad Urbania dove immancabile è la visita della Chiesa dei Morti con le sue mummie per poi raggiungere Sant’Angelo in Vado. Per mangiare vi faccio andare in campagna ma mi ringrazierete: l’agriturismo e Cantina Ca’ Icardo, con prodotti in gran parte dell’azienda agricola o a km zero delle aziende limitrofe. Davvero una cucina semplice ma super gustosa. E d’inverno potete magiare in compagnia del calore del camino della sala.
Il nostro tour non è finito: a Sant’Angelo in Vado vi aspetta la Domus del Mito, una domus romana dal I sec. d.C di circa mille metri quadrati che ha riportato alla luce numerosi, bellissimi e perfettamente conservati mosaici. La Domus del Mito rappresenta uno dei ritrovamenti archeologici delle Marche più importanti degli ultimi 50 anni!
Che ne dite di questo tour?
Sicuramente inteso e probabilmente da fare in un periodo di tempo più lungo o da spezzettare in più giornate. Ringrazio Copagri Marche, la Camera di Commercio delle Marche che hanno supportato questo tour di valorizzazione del tartufo di Acqualagna e del suo territorio e Luca Tombesi ideatore dell’iniziativa e i miei compagni di viaggio, Simona, Emanuele e Fabio, ognuno dei quali ha saputo raccontare con il suo stile e con la propria attitudine le peculiarità di questo territorio
Indirizzi utili di questo itinerario nei dintorni di Acqualagna:
- Agriturismo Ca Le Suore, Cagli. Appartamenti e un monolocale, con piscina all’aperto e solarium
- Agriturismo la Ferraia, Pianello di Cagli
- La Cerca Agriturismo Bio, ristorante e truffle experience
- Dimora San Venanzio, (Cantina La Collina delle Fate) Fossombrone
- Osteria Zanchetti, Fossombrone
- Agriturismo e cantina Ca Icardo, Sant’Angelo in Vado
- Ristorante e B&B il Lampino, Acqualagna
1 comment
Un viaggio immersivo in quest’angolo di Marche che appaga tutti i sensi.