Viaggio nella colorata Tirana (podcast)

by Racconti di Marche
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La trascrizione della puntata n. 69 del mio podcast Racconti di Viaggio dedicata a Tirana.  Puntata da leggere…o da ascoltare.

 

La capitale dell’Albania è una città che sicuramente vi sorprenderà, giovane, vitale, colorata, una meta ancora poco turistica, estremamente vivace, con una grande voglia di Europa e di futuro. 

Tirana solitamente non rientra sicuramente nella lista delle principali capitali europee da visitare, di certo non ha la maestosità di Parigi, né la bellezza di Praga, eppure l’atmosfera che si respira, la sua tormentata storia recente e la sua intensa vitalità vi farà amare questa città. 

Andiamo assieme alla scoperta della capitale dell’Albania: Tirana

 

Tirana è una delle poche mete presenti all’aeroporto di Ancona, quello della mia regione, a meno di mezz’ora da casa mia. Una meta che non avevo mai preso in considerazione fino a quando la mia amica Eleonora mi ha detto, che ne dici di trascorrere il ponte dell’otto dicembre a Tirana? E così senza sapere troppo di questa città siamo partite. In questo podcast abbiamo già parlato di Tirana, nella puntata n. 29 in cui le blogger Chiara e Dalia ci hanno parlato dell’Albania, puntata che vi consiglio di ascoltare e che vi rimetto il link nelle note del podcast 

Tirana è sicuramente una meta inaspettata da segnare tra le capitali europee da visitare al più presto, complici anche i tantissimi volo low cost che permettono di raggiungerla e il clima mite anche  in inverno. Infatti la temperatura piuttosto piacevole è stata una delle prime cose che ci ha sorpreso, Immaginavamo che ad aspettarci fosse il gelido inverno dei Balcani, invece ci ha accolti una città dalle temperature mediterranee, e anche ora che nell’app del meteo ho lasciato la città, noto che le temperature solo sempre di qualche grado più elevate rispetto alle colline marchigiane dove abito.

Il primo impatto con Tirana non è stato di primo amore, il traffico che vi accoglie nel tragitto dall’aeroporto al centro è davvero caotico, per poi arrivare e circumnavigare una piazza che sembra non finire mai fino alla via dove stazionano gli autobus. Siete arrivati nel cuore di Tirana, oiazza Skanderbeg è infatti il centro nevralgico della città Una piazza davvero enorme, è ampia ben 4 ettari. La piazza è dedicata a Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe nazionale albanese che nel XV secolo riuscì eroicamente a respingere gli Ottomani e a difendere l’Europa dall’invasione islamica.

Piazza Skanderberg

Piazza Skanderbeg è talmente grande che quando sono stata io, a dicembre del 202 la piazza conteneva , un numero non precisato ma sopra il centinaio di tavoli da sagra per vedere le partite dei mondiali del Qatar su enormi maxi schermi, baracchino con street food, qualche casetta di artigianato natalizio, la pista degli autoscontri, due tre guaste, le giostre dei bambini, il tagadà a altri giochi imprecisati del luna park, oltre all’albero di Natale e alle luminarie assai pompose, natalizie. Se mi dite com’è la piazza, con tutta la roca che c’era ammetto che non sono riuscita ad avere una visione generale, a parte di percepire la sua grandezza. Piazza Skanderberg, dove si erge la statua a cavallo del suo eroe, è a piazza dove si affacciano i principali monumenti di Tirana.

il museo storico popolare albanese con il mosaico sulla facciata che racconta l’epopea albanese, come il museo che ne racconta usi e costumi,  la moschea Ethem Bej,, il cui ingresso è gratuito, la torre dell’orologio, i palazzi del potere e tanti nuovi grattacieli che simboleggiano, un po’ caoticamente, la voglia di rivalsa albanese.

Il nostro tour alla scoperta di Tirana ci fa allontanare di poco dalla piazza per scendere sottoterra in un bunker antiatomico, diventato ora un Bunkerart. La visita è davvero coinvolgente, sia per gli spazi ristretti in cui viene effettuata sia per il racconto del Novecento dell’Albania, dal fascismo alla seconda guerra mondiale passando per il regime comunista e repressivo di Enver Hoxha.

Leggi anche-> 5 buoni motivi per visitare Tirana in tutte le stagioni

 Risalire in superficie vi permetterà di capire meglio questa città, il cui passato recentissimo ha segnato la popolazione, ma ha fatto emergere la voglia di futuro, di riscatto e di Europa.

E questo si respira a Tirana, una città con tantissimi giovani, con tanti bei locali molto curati,  soprattutto nel quartiere di Blloku con una grande offerta di ristoranti, poi ovviamente torneremo su questo aspetto, una città cha cerca la sua dimensione, e lo fa con il nuovo Albania air stadium: lo stadio bellissimo e nuovissimo a pochi km dal centro, ci arrivate tranquillamente a piedi, nel suo rosso sfavillante, lo stadio che vede nel calcio il fare squadra e il cercare il suo posto in Europa. 

Tra i tantissimi grattacieli, nuovissimi o in costruzione, vi sfido a trovare quello con i balconi a rilievo le cui lucine disegnano la sagoma dell’Albania. Poi la sky tower vi aspetta per un aperitivo vista tramonta (quando sono andata io era chiusa per restauro, la solita fortuna)  ma anche nelle sue case più fatiscenti ma super colorate grazie all’intuizione dell’ex sindaco della città ora premier albanese Edi Rama. Vi ricordo che lui fu uno dei primi, nel 202o quando eravamo in piena drammatica emergenza pandemica, a inviare una equipe di medici a supporto dell Italia. 

Cosa altro vedere a Tirana? la città è piccola e si gira a piedi senza bisogno di prendere i mezzi pubblici. Fate un salto al parco pubblico e rilassatevi nel verde godendovi  la quiete del suo lago artificiale. Un altro posticino che vi consiglio di visitare e di trascorrere qualche ora in relax è la libreria E Për7shme , sorte nella casa natale di un famoso poeta albanese, l’ex casa di Ervin Hatibi, un clima rilassato, micetti e libri vi faranno compagnia. 

Veniamo ora agli aspetti pratici, Tirana è una città molto sicura, eravamo due ragazze e mai abbiamo avuto la sensazione di pericolo girando anche la sera. Come sempre le solite accortezze di quando si sta in una grande città a qualsiasi latitudine e longitudine. Tirana è una città molto economica, non amano tantissimo l’uso del bancomat ma non non abbiamo prelevato soldi al bancomat e quando non è stato possibile pagare con la carta abbiamo pagato in euro e preso il resto il Lek, la moneta albanese

In Albania si mangia molto bene, la cucina è un misto tra Italia, Grecia ed est Europa: ricca, abbondante e saporita, buono il vino e anche la birra. Imperdibili i burek.  Fanno anche un ottimo espresso. I dolci sono di influenza greca e mediorientale, troverete i baklava e altri dolci con tanto ma tanto miele. 

In un paio di giorni riuscire senza problemi a visitare Tirana ma forse con qualche giorno in più vi godrete la sua atmosfera e magari vi verrà voglia di scoprire i cui dintorni, come noi che siamo andati, sempre in bus a Durazzo, che probabilmente non da il meglio di se a dicembre ma nella bella stagione.Ultima cosa; l’italiano è ben parlato parlato ma dagli adulti, difficilmente troverete qualche adulto sopra i 45 anni che non lo parli o che non vi capisca, invece nei più giovani la cosa non è così frequente, la Tv italiana è stato un fatto importante per l’apprensimento del nostra lingua, tra i più giovano probabilmente sono su altri canali e se la cavano di più con l’inglese, anche se molti studiano l’italiano a scuola.

Tempo di tornare a casa e di pensare ai souvenir. Io mi sono riportata un piccolo tappeto fatto a mano, acquistato nelle casette di legno do natale, molto bello e con i con i colori albanesi, è un perfetto tappeto da appoggiare sopra ad un mobile.

Allora vi ho convinti ad organizzare un viaggio a Tirana? 

 

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