NEW YORK – Alphabet City: un quartiere poco conosciuto dell’East Village, non facile da raggiungere e senza grandi attrazioni di richiamo. Eppure qui si riesce a respirare la New York meno patinata e più insolita.
La fortuna ha voluto che il nostro appartamento fosse proprio qui ad Alphabet City altrimenti credo che difficilmente avremmo visitato queste strade o forse ci saremmo solo passati di sfuggita.
Alphabet City deve il suo nome alle Avenue A B C D che da est incrociano le prime Streets. Un quartiere dove effettivamente non c’è tanto da vedere a parte la vita newyorkese (e non è poco!). Qui trovate le palazzine a mattoncini rossi (brownstone, come quella dove abitavamo noi) strade meno trafficate e un’atmosfera più genuina anche se meno glamour rispetto al West Village. Con molta facilità vi imbatterete in numerosi Community Garden gestiti dagli abitanti del quartiere, oltre a numerosi e vivaci locali.
Il cuore di Alphabet City è un grande parco che ha visto tanta della storia di New York: Tompkins Square Garden come un po’ tutto il quartiere. La vita difficile di New York è passata di qui, con le sue ondate di migranti (molti dell’Est Europa) che via via cercavano quartieri meno costosi, con le sue storie di droga e di senzatetto. Fino agli anni ’90 il quartiere non era affatto tranquillo e raccomandabile, ma oggi il suo volto è cambiato e il parco è un pullulare di vita. L’abbiamo percorso di notte e di giorno senza davvero nessun problema.
Perché visitare quindi Alphabet City?
Di certo per scoprire una Manhattan più intima, più tranquilla e lontana dagli stereotipi con cui la si immagina, un quartiere dove ancora il fenomeno della gentrification non è ancora prepotentemente arrivato.
Però devo essere onesta: il vero motivo, quello che mi ha spinta a scriverci un racconto, è il bellissimo e grandissimo murales che ad angolo tra la 6th e la Ave C rappresenta, su un acceso sfondo blu, tutte le lettere dell’alfabeto. (Ovviamente non potevo non fare una foto con la N l’iniziale del mio nome, la vedete in cima a questo post).
Il Murales è stato realizzato da Chico e se volete conoscerne meglio la storia e il significato leggete qui.
Quale miglior modo per omaggiare Alphabet City?
(Ok forse il mural più famoso non è questo, sulla 7th affacciato su Tompkins Square Garden trovate anche il murales dedicato a Joe Strummer , come vi dicevo in un altro post ci sono passata davanti un sacco di volte senza mai fare una foto!!! Lo so sono imperdonabile!
Già che siete nell’East Village approfittatene per vederlo al meglio: in questo post Simona Sacri (chi meglio di lei può raccontare la Grande Mela?) Ve ne propone uno molto interessante, che in parte ho seguito anche io!
LEGGI l’ Itinerario nell’East Village di Simona Sacrifizi.
Come raggiungere Alphabet City
Nota dolente (lo abbiamo sperimentato sulle nostre gambe e lo potete vedere nella mappa qui sotto) qui la metro (pardon: la Subway) non è proprio vicinissima ma dovete camminare un quarto d’ora circa per raggiungere Alphabet City.
Tutti gli articoli dedicati a New York
- Il Fascino intramontabile della “vecchia New York”
- Non solo Central Park: i grandi parchi di New York
- Viaggio Negli Stati Uniti, cosa fare prima di partire
- Una settimana da Newyorkesi
- Like in New York
- New York in 7 giorni: itinerario di viaggio
- Quanto costa una settimana a New York
- Lo Studiolo del Duca tra Gubbio e New York