Cosa offre il piccolo borgo di Montalto nei suoi dintorni? Un piccolo itinerario di cose da vedere e da fare.
Questo post nasce con una doverosa precisazione: si parla di Montalto ma in realtà più dei suoi dintorni, perché nel giro che ho fatto alle fine a Montalto ci sono passata solo di sfuggita in auto e non ho elementi per raccontarvelo a dovere, se la vostra base di appoggio è proprio Montalto (e magari la Fattoria Marchetti, dove ho soggiornato io) un giro nel borgo inseritelo.
Prima tappa: il castello di Patrignone
Dicevamo: cosa vedere nei dintorni di Montalto? Di certo vi consiglio un salto nel castello di Patrignone, una volta comune a sé fino all’Unità d’Italia e poi annesso a Montalto dal quale dista solo pochi chilometri.
Patrignone non è affatto piccola come si potrebbe pensare, viene definita la Piccola Urbino, sarà per i sali scendi sarà per il notevole ciclo di affreschi della chiesa di Santa Maria in Viminatu , il maestoso Palazzo Bonfidi e soprattutto il simpatico pavone mascotte del borgo. (per saperne di più leggete cosa scrive Marche for Kids).
Sosta di gusto alla Cantina Podere dei Colli
La cantina la trovate lungo la strada che da Montalto porta a Porchia, scegliete voi se farla prima o dopo Patrignone, dipende anche da quanta fame avete…oltre ad ottime Passerine e Pecorini preparano una fritturina mista con olive all’ascolana niente male. Ovviamente salumi e formaggi sono d’obbligo.
Possibilità di degustazioni e di acquisto in cantina.
La Cantina Podere dei Colli si trova in Via Piagge, 3 Porchia di Montalto delle Marche.
Rocca Monte Varmine
La seconda tappa vi porta a 4 km di Carassai in un altro Castello, da poco restaurato (ma ancora chiusa al pubblico) la Rocca di Varmine. Del XIV secolo ma con elementi dell’ IX sec. mantiene intatta la torre con merli Ghibillini. Appartiene ora al Comune di Fermo.
Il Molino di Sisto V
Scendendo lungo la Val d’Aso incontriamo un edificio anch’esso da poco restaurato che è davvero una piccola chicca. Si stratta del mulino voluto da Sisto V che per un periodo vene utilizzato anche come zecca, sfruttando la forza dell’acqua. Il fiume Aso era una via fluviale molto interessante che permetteva di raggiungere l’Adriatico e Ancona in maniera più veloce rispetto alla via dell’entroterra.
L’area archeologica di Monterinaldo
Poco distante risalendo verso la provincia di Fermo adagiata sl fianco di una collina l’area archeologica di Monterinaldo racchiude un santuario ellenistico – romanico di cui rimane il tempio ed un altro edificio rettangolare.
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Tra i frutteti della Val d’Aso
Il nostro itinerario finisce nella prosperosa Val D’Aso famosa per i suoi frutteti. In primavera fate un salto nell’azienda Agricola Stoppo Fabrizio: vi attendono oltre 22 mila piantine di fragole! (Si può acquistare direttamente in azienda) .
Durante questo itinerario ho soggiornato presse la Fattoria Marchetti, che vi potrà essere utile per dormire, per mangiare a pranzo e/o a cena (è tutto biologico) e per visitare la fattoria didattica. O perché no? per tutte e tre queste cose.