I piccoli borghi marchigiani, grazie a circuiti come le Bandiere Arancioni del TCI e ai Borghi più Belli d’Italia, sono stati fortemente valorizzati nel corro degli ultimi anni. Accanto a questi ce ne sono davvero ancora tantissimi che sesso sfuggono ai riflettori. Questi piccoli centri, spesso nascosti tra colline e vallate, offrono esperienze genuine, atmosfere rilassanti, ottimo cibo e scorci indimenticabili.
Ve ne faccio scoprire alcuni.
Castelletta (Fabriano)
Ai piedi del Monte Revellone, Castelletta è una frazione montana di Fabriano immersa nella natura del Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Questo minuscolo borgo in pietra, abitato da pochissime persone, è un vero rifugio di pace. Le sue case curate, i vicoli silenziosi e la vista mozzafiato lo rendono una meta perfetta per chi cerca quiete e autenticità. Castelletta è una meta molto amata e conosciuta dagli amanti della bicicletta, qui troverete anche il monumento dedicato al ciclista, mio compaesano, scomparso nel 2017: Michele Scarponi che amava veniore ad allenarso in queste zone.
Apiro
Una vista superba sul Monte San Vicino e sul lago di Castreccioni per un’atmosfera intima e suggestiva. Ideale per una sosta lenta, magari dopo una passeggiata tra i sentieri del Monte San Vicino. Ad Apiro non perdetevi ad agosto il festival del folklore. Cosa vedere nel borgo di Apiro? Il Palazzo Comunale che custodisce nella sua sala consiliare un autentico gioiello dell’arte gotica: un trittico datato 1336, realizzato dal pittore Allegretto Nuzi. Il Teatro Mestica, famoso per il suo particolarissimo soffitto apribile, progettato per valorizzare le celebrazioni pubbliche.
Poco distante dal centro l’imperdibile Abbazia di Sant’Urbano.
Petriolo
Un piccolo centro nel Maceratese che conserva ancora una dimensione umana e autentica. Qui la vita scorre lenta, tra le mura castellane, la piazza principale e l’ospitalità sincera dei suoi abitanti. Da scoprire senza fretta.
Smerillo
Un borgo sospeso tra i Monti Sibillini e il mare, con un panorama mozzafiato che spazia fino all’Adriatico. Smerillo è un luogo di silenzio e riflessione, perfetto per chi ama la natura, la poesia (qui si tengono anche festival letterari) e la bellezza essenziale dei luoghi dimenticati. Riaperta da poco la suggestiva Fessa, un canyon di origine franosa apertosi nel fianco occidentale del Monte Falcone.
A Smerillo fermatevi a mangiare presso il bio Agriturismo La Conca. I piatti di Mirela vi conquisteranno.
Il castello di Precicchie (Fabriano)
Torniamo ancora una volta a Fabriano. Arroccato su un crinale, Precicchie è un piccolo gioiello medievale che conserva ancora il fascino di un tempo. Le sue stradine in pietra e i ruderi del castello raccontano storie antiche. Ogni estate, il borgo si anima con rievocazioni storiche e mostre d’arte.
Poggio San Vicino
A pochi chilometri dal Monte San Vicino, questo minuscolo borgo offre un’autenticità rara. Perfetto punto di partenza per escursioni e passeggiate naturalistiche nella vicina Pian dell’Elmo, luogo perfetto per i picnic estivi.
Castel Trosino
Dall’alto questo piccolo borgo, posto su una rupe di travertino domina e veglia sulla città di cui fa parte: Ascoli Piceno. Castel Trosino è un borgo medioevale interamente in pietra locale a pochi chilometri da Ascoli. Cosa vedere a Castel Trosino? La casa di Re Nanfrì e la necropoli Longobarda.
Perché visitarli?
Questi borghi non hanno grandi musei ma custodiscono qualcosa di più raro: l’autenticità. Passeggiare tra le loro strade è un modo per riconnettersi con il territorio, con le stagioni, con una dimensione più lenta e profonda del viaggiare. Le Marche sanno regalare meraviglie anche, e soprattutto dove meno te lo aspetti. Basta solo andarci con occhi curiosi e cuore aperto, perché, come dico sempre, per essere in viaggio, spesso, basta semplicemente uscire di casa.