A pochi chilometri da Apiro, lungo la strada che conduce verso la Vallesina, si trova l’abbazia di Sant’Urbano, una chiesa romanica piuttosto sconosciuta ma decisamente interessante.
Lo è soprattutto per la sua struttura, una sorta di chiesa dentro la chiesa con due ambiti separati, uno per i laici e uno dedicato espressamente alle funzioni religiose.
Una volta entrati e scesi i pochi gradini, vi ritroverete in un vano piuttosto ampio con colonne e capitelli scolpiti. Siete nella prima parte della chiesa, quella laica con un muro che vi separerà visivamente dalla chiesa vera e propria a cui potrete accedere salendo altre scale, mentre quelle che scendono vi condurranno alla cripta.Non siate frettolosi, ammirate capitelli scolpiti con scene di animali, che poco sembrano avere di religioso, e gli affreschi. Volgete il vostro sguardo verso l’alto: noterete un oblò sulla parete esterna tra le arcate sovrastanti le mura. Poi andate nella parete alla destra dell’ingresso: nella parte bassa troverete una pietra circolare che ben si distingue dalle pietre a blocchi del muro. Ebbene il giorno di Sant’Urbano il 25 maggio (alcuni fonti riportano anche il 19 luglio) il sole filtrando dall’oblò in alto illuminerà con precisione proprio quel cerchio. Ingegnoso vero?
La parte alta della Chiesa
Salendo gli scalini si accede alla seconda parte della chiesa: tre navate e abside finale, nelle forme romaniche più conosciute. L’abside è rivolto ad est verso Gerusalemme. Sotto si trova la cripta formata da una serie di colonnine con capitelli dagli angoli stondati.
Il complesso degli edifici
Qualche dato storico.
La chiesa di Sant’Urbano di Apiro è stata anno 1000 anche se la sua esistenza è sicura è sicuramente più antica. Altre info storiche e architettoniche più dettagliatele trovate qui.
Se siete in zona fate un salto nel centro storico di Apiro per ammirare il bel portale, sempre romanico, della chiesa di San Francesco. Se invece cercate un po’ di relax il lago di Castreccioni di Cingoli vi aspetta pochi chilometri di distanza.