Un percorso da fare a piedi alla scoperta della street art che invade il Testaccio, passando per nuovi musei e antichi cimiteri.
Il Testaccio è il quartiere operaio di Roma, deve il suo nome al monte di cocci (circa 35 mt) su cui sorge, nato dai resti dei cocci romani accumulatesi nel corso degli anni nei secoli passati. Oggi rivive una seconda vita grazie al progetto di street art che l’ha coinvolto e alla Centrale Montemartini diventata un museo.
Il percorso che vi racconto è da fare a piedi: parte dal Testaccio e coinvolge anche parte del quartiere Ostiense. Ovviamente il quartiere offre davvero tanto da vedere, (spero di tornare a breve per vedere il mercato) vi propongo il nostro itinerario che oltre alla street art ha coinvolto il bellissimo Cimitero Acattolico.
Punto di partenza del nostro itinerario a piedi al Testaccio: Piramide.
Punto di partenza del nostro itinerario è la stazione della metro Piramide.
Partiamo appunto dalla Piramide Cestia che altro non è che un monumento funebre fatto erigere da Caio Cesto Epulone da il 18 e il 12 a.c. prendiamo alla sua sinistra verso via Ostiense, la nostra prima meta è la Centrale Montemartini e il Gasometro.
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Percorrendo le varie strade vi imbatterete in numerose opere di street art, non è semplice indicarvele tutte, vi lascio alcuni scatti da non perdere sicuramente:
- Porto Fluviale, un edificio, l’ex caserma dell’aeronautica, occupato da persone senza una loro abitazione. Tutto l’edificio è ricoperto dall’arte di Blu, uno degli artisti italiano più famosi e rinomati. Noi con discrezione siamo anche entrati nell’edificio, ovviamente entrando in casa d’altri ci siano limitati con gli scatti fotografici.
- Il Pescatore di Agostino Iacurci (e nell’edificio all’angolo Nessuno di Axel Void, dedicato all’imprenditrice della famigli Catini che all’inizio del Novecento diede grande impulso al quartiere, ma essendo una donna il suo nome viene ricordato solo come “famiglia Catini”
- Wall of fame di JB Rock dove le 26 lettere dell’alfabeto sono rappresentate da 26 personaggi.
- Il Jumping Wolf è di certo il murales più famoso del Testaccio, lo trovate in via Galvani proprio di fronte la famosa trattoria Angelina (prenotate perché rischiate di non trovare posto come noi).
Prima di arrivare al Jumping Wolf il nostro percorso vi porta tra le strade del Gasometro (anche qui ricco di street art e alla Centrale Montemartini. La vecchia centrale è diventata una parte dei Museo Capitolini ospitando tra i possenti macchinai in ghisa, statue e reperti romani ritrovati nei vari lavori stradali effettuati in zona che non avevo altro posto. Ovviamente sono dei capolavori! e l’accostamento archeologia classica e archeologia industriale è un mix decisamente interessante.
Itinerario Testaccio: il Jumping Wolf e il ristorante Angelina
Dopo la sosta pranzo in zona Galvani (ci sono davvero numerosi ristoranti e non farete fatica a trovare un tavolo se Angelina dovesse essere piena) e le foto di rito al Jumping Wolf (non male anche il piccolo #raimbowwall ai suoi piedi) la nostra ultima tappa vi porta al Cimitero Acattolico, una piccola oasi di pace e tranquillità nel cuore di Roma.
Vi sono sepolti il poeta Shelley, Antonio Gramsci e anche un piccolo omaggio al gattino Romeo, il cimitero ospita infatti una folta e paffuta colonia felina e non farete fatica a scovare gatti che dormono e si riposano tra una tomba e l’altra, e Romeo era un gattino particolarmente amato dai turisti.
Al Cimitero Acattolico concedetevi qualche minuto di riposto seduti nel parci ammirando la piramide, magari accarezzando proprio uno dai gattoni presenti.
L’itinerario che vi ho raccontato è sui 4 km (dipende poi da quanto girerete tra le strade alla ricerca dei murales (cosa che vi consiglio di fare)