ROMA – Un itinerario a piedi che parte dal quartiere San Lorenzo, ne esplora i dintorni, fino al cimitero monumentale del Verano.
Il rischio nell’andare più volte a Roma è quello di finire sempre a vedere le stesse zone dimenticandosi dei quartieri meno famosi, belli e patinati ma decisamente meno turistici, più veraci e in grado di raccontare aspetti più popolari della capitale d’Italia.
Per questo io e la mia amica Eleonora, abbiamo approfittato di un fine settimana libero per andare a scoprire due zone popolari di Roma, la prima è stata il quartiere San Lorenzo da cui si sviluppa l’itinerario che vi racconto, la seconda il Testaccio che vi racconterò in un secondo articolo.
Itinerario a piedi nel quartiere San Lorenzo
Il quartiere San Lorenzo si trova adiacente la stazione Termini in direzione Nord Est, è uno dei quartieri popolari di Roma, quello che ha subito i bombardamenti più pesanti nel ’43. San Lorenzo è anche il quartiere degli universitari, data la sua vicinanza alla Sapienza, è un quartiere dove si respira aria di ribellione e anticonformismo, un po’ per la sua storia (fu uno dei quartieri ad opporsi alla marcia su Roma) un po’ per i suoi locali, un po’ per la presenza degli studenti. Un quartiere da vivere e da scoprire.
Nel nostro fine settimana romano abbiamo dormito in un BB non lontano dalla Stazione Termini e dal Quartiere San Lorenzo: il Bed and Bike Villa Statilia.
Cosa vedere nel quartiere San Lorenzo
Non sarà difficile orientarvi a San Lorenzo in quanto la struttura del quartiere è piuttosto regolare con strade che si intersecano quasi perpendicolarmente. Nel vostro giro, e credetemi per vederlo tutto lo percorrere su e giù diverse volte, non rischierete certo di perdetevi, ecco una piccola lista di cose da fare e da vedere nel quartiere San Lorenzo:
- Piazza dell’Immacola e Largo degli Osci: è un po’ il cuore del quartiere San Lorenzo, dove si affaccia la chiesa dell’Immacolata , il mercato e il cinema Tibur
- A delimitare il quartiere a ovest le Mura Aureliane e la scenografica Porta Tiburtina
- Scendendo verso est arriverete a piazza dei Sanniti: qui Pasolini e Moravia solevano fermarsi a mangiare presso il ristorante, un po’ costoso oggi, il Pommidoro. Potete però solo affacciarvi per respirare l’atmosfera del tempo e ammirare anche un assegno firmato da Pasolini.
- Se avete fame e un budget più ridotto niente paura! Non farete fatica a trovare locali, pizzerie e trattorie dove fermarvi a mangiare. Ma il caffè prendetelo in largo degli Osci presso il bar Marani e se il tempo lo consente, fatelo sotto il pergolato: un vero tuffo nel passato e vi sentirete dei veri San Lorenzini.
- Nella zona c’è poi la casa della Memoria dell’Anpi, il Parco ai Caduti 1943 e tantissimi murales da ammirare e fotografare.
Noi abbiamo visitato il quartiere in pieno giorno, intuendo la vivacità e il fermento che potesse esprimere la sera.
Dal quartiere San Lorenzo alla Università La Sapienza
Lasciato il quartiere San Lorenzo abbiamo varcato le soia della Sapienza, la più grande Università d’Europa. Venne costruita durante il ventennio e i richiami all’architettura fascista sono più che evidenti già dal monumentale ingresso.
Il sabato pomeriggio l’abbiamo trovata aperta e con davvero ben pochi studenti, abbiamo girato un po’ per le vie interne uscendo poi su via Tiburtina, la strada che conduce direttamente alla terza tappa di questo itinerario: il Cimitero monumentale del Verano.
Il Cimitero Monumentale del Verano
Siamo stati all’interno del cimitero più di due ore e sono state davvero poche, avremmo visto nemmeno un 20% di tutta l’area e trovate poche tombe rispetto a quelle che volevamo vedere. Il cimitero è davvero scenografico e bello anche solo per passeggiare e ammirare le statue, per visitarlo per bene vi consiglio almeno mezza giornata e di partire preparati sulle tombe da visitare in modo da organizzare meglio e ottimizzare il percorso.
Di fianco all’ingresso del cimitero la chiesa di San Lorenzo Fuori le Mura, all’ingresso sulla sinistra troverete la tomba di Alcide de Gasperi mentre all’interno in bellissimo pavimento originare in marmo intarsiato.
Se vi va ancora di camminare il nostro itinerario è continuato verso nord visitando Villa Torlonia e l’eclettico Quartiere Coppedè con l’adiacente locale storico il Piper (i cui ingresso non è di certo memorabile!).
Parte dell’itinerario che vi ho raccontato si è sviluppato grazie all’indicazioni lette sul sito Roma a Piedi.