Il Vasa: la nave bellissima dalla storia sfortunata

by Racconti di Marche
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Stoccolma – Immaginate una grande nave, di quelle tutte decorate in legno, possente. Di quelle da guerra che si vedono nei film storici. Nella capitale svedese potrete vedere l’unico vascello del XVII sec. arrivato intatto fino ad oggi, custodito in un museo progettato ad hoc.


Il Vasa Museet è uno dei principali musei di Stoccolma, situato sulla bella isola di Djurgården, di fianco ad un altro bel museo dall’estetica affascinante: il Nordiska che racconta la vita passate e presente degli scandinavi. L’esterno del Vasa invece è meno appariscente. È infatti in cemento armato, ma i tre alberi che spuntano dal tetto vi faranno subito capire che siete arrivati a destinazione.


La storia sfortunata del Vasa

E’ il 10 agosto del 1625: tutta la Stoccolma che conta si riunisce al porto per il varo della imponente nave voluta dal re Gustavo II  Adolfo. L’equipaggio è al completo e sulla nave ci sono anche familiari. Ci siamo, la nave lascia il porto, e pochi minuti dopo inizia a piegarsi su in lato affondando e portando con se alcuni membri dell’equipaggio e tutto il suo prezioso carico, compresi i numerosi e pesantissimi cannoni.


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Il Vasa fu voluto da Gustavo II  Adolfo per mostrare la potenza svedese, specie nei confronti del cugino regnante danese. Dopo aver abbattuto una miriade di querce, chiamato il miglior progettista, prodotti i cannoni più potenti e pesanti dell’epoca, ci si rende conto troppo tardi che forse qualcosa nella progettazione non era stato calcolato a dovere. Il Vasa aveva una nave gemella, fu realizzata poco dopo solo con una base di poco più larga…che ebbe una lunga e gloriosa vita in mare. In pratica l’altezza della nave, unita alla base stretta e ai cannoni troppo numerosi e troppo pesanti hanno determinato il mix sfortunato e la brevissima vita di questa imbarcazione.


La storia del recupero del Vasa

La nave con tutto il suo prezioso bottino e i preziosissimi cannoni rimase sul fondo dell’ingresso del porto di Stoccolma per molti anni (333). A dire il vero i preziosi cannoni vennero recuperati mentre la nave (i cui alberi per molto tempo spuntarono fuori dall’acqua) venne recuperata solo nel 1961 con un ingegnoso e complesso sistema di ancoraggio, ben spiegato all’interno del museo.


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Tirato fuori dall’acqua per 5 anni il Vasa venne sottoposto ad una doccia speciale 24 ore su 24 al fine di creare una patina protettiva. Fino a che negli anni Novanta venne costruito il suo museo, quello che potete visitare oggi. Una curiosità: il Vasa è praticamente intatta al 98% e questo è stato reso possibile grazie alle acque salmastre del porto di Stoccolma.


Le sezioni del Museo Vasa

Oltre alla bellezza della nave, la bellezza di questo museo sta nella sua organizzazione, pensato infatti per una fruizione completa da parte di ogni tipologia di utente, dai più piccoli fino agli appassionati di nautica. Ci sono visite guidate gratuite a rotazione, anche in italiano, basta controllare sugli schermi del desk informazioni.


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Il museo è suddiviso in sei livelli che girano tutti attorno alla nave, molto toccante la ricostruzione delle storie dell’equipaggio, sulla base degli scheletri ritrovati sono state realizzate statue in cera davvero impressionanti per la loro somiglianza a persone viventi.

La luce è molto bassa e così la temperatura (circa 17 gradi) il tutto per la conservazione della nave, però il wi -fi è libero e funziona benissimo.


L’ingresso al Vasa è piuttosto costoso, considerate 130 Sek (14 euro) e d’altronde tutta la Svezia non è proprio abbordabile: dai trasporti, ai ristoranti fino agli hotel dove vi servirà un po’ di pazienza e di ricerche on line per trovare la soluzione più consona alle vostre tasche (e che abbia una finestra visto che stanze senza nessuna vista all’esterno abbondano nelle offerte!)


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Maggiori info sul Vasa sul sito ufficiale (in inglese) e nella sola sezione dedicata alla lingua italiana.

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