Stanno privatizzando tutto, l’acqua, la scuola, la sanità. Infatti dovevo fare le analisi e alla clinica privata sotto casa mi hanno detto: «Con 300 euro te le facciamo subito». Sono tornato a casa ho chiesto i 300 euro a mamma, perché io vivo con la sua pensione e mamma mi ha detto che per lei potevo pure morire; poi, presa dal rimorso mi ha detto di andare all’ospedale che è più economico. Allora sono andato all’ospedale; ci lavora Marina, la figlia di Sdolzini, che è una amica di famiglia e mi ha chiesto se avevo l’impegnativa ed io gli ho detto che ero impegnato con mamma … Marina mi ha detto di non scherzare e poi mi ha chiesto: «Il ticket ce l’hai?», io la guardo e gli strizzo gli occhi … mi fa: «Smettila di scherzare Piero Massimo, se hai il ticket lo devi pagare in quella macchinetta laggiù». Sono andato verso la macchinetta, che assomiglia al video poker che sta al bar del triangolo, ho messo i soldi ma non ho vinto niente, però è uscita la ricevuta. L’ho riportata a Marina e lei mi ha fissato l’appuntamento tra un anno e mezzo. «Ora Marina stai scherzando tu!!!» ho detto, «No» dice lei, «c’è sovraffollamento e questa è la lista di attesa». Dico: «va bene, però se puoi fammi una cortesia casomai chiamami il giorno prima per ricordarmelo; se non rispondo evidentemente sono morto!»
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Mi ha chiesto se avevo l’impegnativa ed io gli ho detto che ero impegnato con mamma!!