Piacenza, troppo spesso sottovalutata e considerata solo città di passaggio. Io l’ho girata per un giorno è ho scoperto che un giorno non basta affatto.
Prima di partire per Piacenza, dove dovevo fare un piccolo intervento in un convegno, ho chiesto un po’ tra amici, parenti e conoscenti se qualcuno fosse già stato in questa città per avere qualche dritta. La risposta è stata pressoché la stessa. “Certo! Ci sono passato un sacco di volte per andare a Milano! Ma chi si è mai fermato?”.
Ed è un po’ questa la fortuna/sfortuna di Piacenza: essere ad un passo da Milano (una sessantina di Km) vicinissima a città d’arte importantissime (Cremona, Parma) e quindi passare in secondo piano e essere solo di passaggio. E come spesso capita, le città secondarie, di passaggio, e meno sulla scena, custodiscono davvero dei piccoli grandi tesori.
Cosa vedere a Piacenza
Sono stata a Piacenza 1 giorno, vi posso dare solo alcune impressioni, visto che una giornata non basta assolutamente per capire e conoscere una città. Per fortuna ho avuto una guida speciale, Claudio: un piacentino che ama la sua città, e lo si capisce da come te la racconta, dalla passione che ci mette e a da come instancabilmente con la sua bici appresso, ci ha scarrozzato su e giù per vie, musei e chiese.
Passando tra Piazza Cavalli e Piazza Duomo, tra viuzze acciottolate e case colorate, è davvero piacevole passeggiare per Piacenza. Il centro storico si gira benissimo a piedi, meglio ancora in bicicletta (è attivo il servizio di bike sharing). Tra le passeggiate da non perdere quella su quello che i piacentini chiamano Facsal, il pubblico passeggio. Un vialone sulle mura rinascimentali di circa 2 km dove spettacolari platani secolari renderanno davvero bella la vostra passeggiata. FACSAL deriva dal nome dei Vauxhall i giardini istituiti a Londra nel 1661 sulla riva del Tamigi e che un po’ in tutta Europa vennero poi copiati.
Il Duomo di Piacenza, ossia la Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustinia è davvero spettacolare, è una delle chiese romaniche, rimasta pressoché intatta nella sua architettura originaria, più grandi che abbia mai visto. Con il suo pavimento a strisce bianche e nere è davvero maestosa. Non soffermatevi però solo all’ingresso, andate verso il transetto e alzate gli occhi, poi nella parte sinistra andate ad ammirare la bellissima, e grandissima, vasca in pietra del Battistero.
Vi aspetta poi la cripta con le sua foresta di esili colonnine e capitelli uno diverso dall’altro. Dal basso salite poi verso l’alto sul campanile!
Non mancate poi di fare la bella passeggiata sulle antiche mura Farnesiane all’ombra degli altissimi platani e di vistare Palazzo Farnese. Vi aspettano tre musei: quello della carrozza, quello archeologico con il Fegato Etrusco, e la galleria d’arte con il bellissimo tondo della Madonna Adorante del Bambino di Botticelli. Siccome questo Palazzo mi ha davvero colpita credo proprio che gli dedicherò un post ad hoc.
Ho visto poi solo in foto il teatro ed è…magnifico! Eh sì! Mi sa che un giorno solo per visitare Piacenza non basta, visto che mancano ancora all’appello il Museo Oddi Ricci di Arte contemporanea, la chiesa di San Sisto per il quale la famosissima Madonna Sistina di Raffaello, (per intenderci quella con i 2 puttini che ora stanno nell’80% delle case degli italiani) era stata commissionata, ma che poi, per motivi economici, fu venduta e ora ne gode i ricavi delle visite Dresda.
Maggiori info su Piacenza e su cosa vedere ->comune.piacenza.it/benvenuti
2 comments
Grazie di questo gentile e prezioso articolo che parla della mia bella città; a volte sottovalutata e, anche grazie alla nostra innata riservatezza, troppo spesso usata solo per le parole crociate ….. Grazie davvero, con affetto Anna
(che da due anni vive a Dakar ma ha sempre la sua bella Piacenza nel cuore!)
Ciao Anna, grazie a te per questo bel commento. Mi fa davvero che il mio articolo sia apprezzato, perché non è semplice riuscire a raccontare una città avendo solo poche ore a disposizione per conoscerla.