A metà tra la pizza e la piadina la crescia è tipica delle zone dell’entroterra tra l’anconetano e il maceratese. La trovate soprattutto nei comuni di Filottrano, Cingoli ed Apiro. Vi lascio la ricetta di mia mamma.
La crescia è una specie di pizza che va cotta sulla griglia e poi farcita con salumi (prosciutto ma anche ciauscolo) ed erbe di campo strascinate in padella. Insuperabile con i “grugni” ossia la cicoria. E’ molto semplice da preparare ed se avere a disposizione un barbecue il suo sapore sarà ancora più speciale.
Gli ingredienti della crescia marchigiana. (Per 6/8 persone)
– 1 kg di farina
– 1 cubetto di lievito di birra
– 2 bicchieri di latte
– 1/2 bicchiere di acqua 1/2 bicchiere di olio
– sale e un pizzico di zucchero
Procedimento
Impastare in una ciotola tutti i vari ingredienti (far sbriciolare il lievito in un po’ di latte). Lavorate l’impasto fino a che non diventi compatto e morbido, lasciarlo pi riposare per almeno una mezz’oretta sotto un canovaccio.
Stendere in seguito con il mattarellotante piccole pizze, bucherellarle con un forchetta e cuocerle sulla griglia (anche la bistecchiera elettrica, non nascondo che sulla carbonella il risultato sia più buono).
Appena cotta spolveratela con una rametto di rosmarimo imbevuto nell’olio. (Una versione meno dietetica prevede l’utilizzo dello strutto!)
La crescia va mangiata calda (anche se riscaldata il giorno dopo nel forno è ancora buona) e farcita a piacimento con salumi e verdure, c’è anche chi la mangia con la Nutella.
2 comments
Ti do la vera ricetta della crescia. La faceva mia nonna negli anni 50, quando si cucinava sul focolare. Impasto di acqua e farina (ovviamentte all’epoca di grano coltivato sul luogo) di consistenza come per il pane, se ne faceva una schiacciata ovale e s stendeva sul piano del focolare ripulito di brace e cenere, si copriva con una lamiera di ferro ed il tutto ricoperto di brace e cenere. Mezz’ora circa et voilà. Ciao
Invece della farina bianca è favolosa quella gialla di mais! il procedimento è lo stesso: pulito il fondo
del focolare come nel forno a legna, adagiarvi la crescia di circa 15 millimetri di spessore, oppure adagiata in una teglia metallica, dopo coprirla con altra lastra metallica e ricoprire il tutto con brace abbondante ed anche tizzoni ardenti. Trascorsi 45 minuti il mais è cotto, come per la polenta. Togliere tutta la copertura, sfornare la crescia senza sporcarla con la cenere. Aprirla a libretto e farcirla con salsiccia, salame, lonza, prosciutto, a piacere secondo il gusto ed addentarla bollente mentre la farcitura si sta sciogliendo. La goduria è anche immaginabile! Acquolina in bocca!