Non è solo il Trentino o il nord Italia a produrre delle ottime mele. Anche le Marche fanno la loro parte con una specialità dal nome invitante e dal gusto sfizioso: la Mela Rosa dei Sibillini.
Una forma schiacciata e un carattere deciso contraddistinguono questo frutto presente un po’ su tutta la fascia marchigiana pre-montana. Però dai 450 mt in su questa speciale mela, godendo degli sbalzi di temperatura tra notte e giorno, acquista un sapore ancor più gustoso e diventa un presidio slow food.
La mela rosa fa parte dei ricordi dell’infanzia di tante generazioni. Era il frutto spontaneo che si trovava nei dintorni di casa e che si mangiava così, senza tanti pensieri. Una volta cresciuti e magari abbandonate le campagne, è emersa la necessità, e la volontà, di riscoprire questi sapori e di preservare la coltivazioni dei frutti.
La Mela Rosa oggi, oltre ad essere un presidio slow food, è a base di tante sfiziose ricette ed è utilizzata anche per aromatizzare la birra agricola che viene prodotta in zona. Nei frutteti si può seguire tutto il ciclo di vita del frutto e del melo: potatura, fioritura e raccolta delle mele. Ma per chi non si accontenta è possibile anche adottare un melo!
Per saperne di più www.melerosasibillini.it, la signora Mirela, presidente dell’associazione e proprietaria di un frutteto e di un bio agriturismo, vi introdurrà con una verve irresistibile nel gustoso mondo della mela rosa.