Marzamemi: il borgo che era una tonnara

by Racconti di Marche
0 comment

Marzamemi nasce e cresce attorno alla sua tonnara;  piccolo borgo di pescatori affacciato sul mare, dalla pietra color ocra e dai colori pastello delle sue porte.

 

Marzamemi, dall’arabo Marsà al Hamen, rada delle tortore (per altri Marza– porto, Memi-piccolo)  è piccolissima e davvero bellissima! La prima volta che sono andata in Sicilia sono scesa fino a Pachino (comune di cui fa parte) ma io e P. non conoscevamo Marzamemi e non ci siamo fermati. La seconda volta, grazie all’instameet di IgersItalia, con alcuni amici dopo Siracusa abbiamo deciso di passare una notte proprio qui.

 

Era inizio ottobre, giornate ancora calde ma con pochi turisti in giro per cui ci siamo potuti godere una Marzamemi quasi deserta.

 

Cosa vedere a Marzamemi

In realtà di cose da vedere a Marzameni ce ne sono poche: nella parte antica, quella che si affaccia sul piccolo molo c’è la vecchia seicentesca tonnara, (seconda per grandezza solo a quella di Favignana) edificio ora fatiscente in attesa di una nuova vita.

C’è la nuova tonnara con punto vendita (un po’ di tonno secondo me vale la spesa di prenderlo), il molo con le sue barche dei pescatori, la chiesa nuova e vecchia, l’ampia piazza Regina Margherita e le case dei pescatori realizzate nel seicento che danno ora spazio per lo più ai tantissimi locali, dai blasonati ai più particolari con tavoli e porte bianchi o nei toni dell’azzurro.

 

 

A Marzamemi ovviamente ci sono anche le spiagge ma come ben sapete non è il mio forte e quindi non ve ne parlerò anche se d’estate credo rappresentino una bella e imperdibile attrattiva.

 

Nel vostro giro della Sicilia non posso che consigliarvi di fare una sosta qui: passeggiare tra i vicoli, affacciarsi sul mare, guardare la pietra degli edifici che cambia colore con il variare delle ore,  incantarsi ad ammirare le porte e le finestre color del cielo e gustare del buon pesce nei tantissimi ristoranti presenti e di farlo soprattutto non in estate, lontano dalla folla e dal caos dei turisti.

 

LEGGI ANCHE-> Da Ovest a est: 11 giorni in Sicilia 

 

Dove mangiare a Marzamemi

L’offerta è davvero ampia e molti locali li troverete affacciati sulla piazza o  direttamente sul mare.

Noi abbiamo mangiato da Liccamùciula in piazza Regina Margherita proprio vicinissimo al nostro BB. Il locale è davvero particolare con i suoi interni ricercati e le cementine sul pavimento. Liccamùciola non è solo in ristorante ma anche una libreria e un negozio di prezioso artigianato (e li ringrazio per avermi permesso di  fare le foto). Il menù è settimanale con ingredienti locali e abbinamenti fuori dal convenzionale.

Anche se decidete di non magiare qui vi consiglio di fare un salto al suo interno.

Liccamùciola, il ristorante dove abbiamo cenato a Marzamemi.

 

Dove dormire a Marzamemi

Il nostro BB aveva una posizione davvero superba. L’edificio con le vetrate che vedete nella foto qui sotto a destra (i tavolino sono invece del ristorante Licamùcciola dove abbiamo cenato).

Il BB si chiama Karabu  BB e  vi offre una vista sulla piazza di Marzamemi e sul mare impagabile, ha una terrazza magnifica e tutte le stanza amplissime vetrate. Il resto del BB carino ma con finiture di poco pregio (portatevi i tappi per le orecchie).

 

 

 

LEGGI ANCHE -> Tra Vigata e Montelusa. Viaggio nella Sicilia di Montalbano

 

Non ho molto di più da raccontarvi su Marzamemi dove siamo stati meno di 24 ore: la mattina abbiamo deciso di svegliarci presto per ammirare l’alba, purtroppo le nuvole non ce l’hanno permesso ma ad aspettarci una Marzamemi deserta che aspettava solo di essere fotografata. Abbiamo fatto colazione nell’unico bar aperto in piazza, sedendoci sulle sedie colorate del ristorante blasonato di fianco. Poi sono arrivati i primi abitanti del luogo, chi a portare il cane a fare due passi, chi a prendersi un caffè.

 

Il borgo stava pian piano svegliandosi (un po’ come Aci Trezza nei Malavoglia, mi suggerisce P.) e noi l’abbiamo salutato per andare a Catania verso il nostro volo che ci avrebbe riportati ad Ancona, conservando con noi le immagine di un piccolo imperdibile angolo di Sicilia (oltre ad una scorta di numerosi arancini e cannoli!).

 

 

0 comment

Ti potrebbe interessare anche

Leave a Comment

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy.Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie utilizzando il pulsante “Accetta”, interagendo con un link o un pulsante al di fuori di questa informativa o continuando a navigare in altro modo. Accetta Leggi di più

Privacy & Cookies Policy