In tutta la zona del Conero e in particolare nella città di Ancona c’è una venerazione per questo mitile, il mosciolo selvatico di Portonovo (per carità non confondiamolo con la banalissima cozza!) che si è conquistato anche il presidio Slow Food.
Come terzo articolo della rubrica #Coneroingalleria in collaborazione con il Centro Commerciale Auchan Conero di Ancona, vi parlo dei moscioli selvatici di Portonovo, uno dei cibi assolutamente da provare se si capita sulla riviera del Conero durante la bella stagione.
I moscioli sono dei molluschi piuttosto particolari: vivono e si riproducono in maniera spontaneamente lungo gli scogli e sulle pareti sommerse della Baia di Portonovo in quantità così abbondanti da poter essere consumati senza necessità di allevamenti. Negli anni ’60 i primi ristoratori della baia iniziarono a cucinarlo con la collaborazione di piccoli pescherecci e si diffuse la sua popolarità.
Negli anni ’70 la concorrenza con i grandi allevamenti di cozze fece un po’ cadere nel dimenticatoio questo mitile ma non per gli anconetani e per gli abitati della zona che sempre continuarono a consumarlo e andarlo a pescare anche in maniera autonoma. Anche la mia famiglia, nonostante Filottrano non fosse proprio affacciata sul mare, d’estate aveva l’abitudine di andare a Portonovo a raccogliere un po’ di moscioli per poi cucinarli freschi.
Nel 2004 Slow food ha inserito il mosciolo selvatico di Portonovo tra i suoi presidi prima di tutto per tutelarlo da una pesca non sempre corretta e sicuramente poco regolamentata, e poi per valorizzarlo.
Oggi il mosciolo selvatico di Portonovo ha una pesca ben regolamentata che ne garantisce la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente. Tutta la filiera filiera è controllata e il periodo di pesca va da aprile ad ottobre.
Che cos’ha di speciale il mosciolo selvatico di Portonovo?
Prima di tutto il fatti di essere appunto “selvatico” e non allevato, in secondo luogo la qualità delle acqua (dal caratteristico scoglio del trave fino alle Due Sorelle) lo rendono particolarmente gustoso e ricco dei preziosi Omega 3. Il terzo? il fatto di trovarlo solo in questa zona! Per cui se capitate nella riviera del Conero tra maggio e ottobre non fatevi sfuggire un piatto a base di moscioli. Li troverete cucinati in tantissimi modi: con il sugo insieme alla pasta, al forno con ik pan grattato, alla tarantina oppure i miei preferiti al naturale; con giusto una spruzzata di limone.
La ricetta dei moscioli alla marinara
Ingredienti dei moscioli alla marinara:
- 1 sacchetto di moscioli (ovviamente il “Mosciolo selvatico di Portonovo”)
- 1 limone non trattato
- 1 cipolla
- 2/3 spicchi di aglio
- 1 peperoncino
- olio extravergine di oliva
- prezzemolo tritato
Se invece non vi va di cucinare a Portonovo troverete tantissimi ristoranti dove potete assaggiare i moscioli. Francesca nella sua rubrica de blog #FraGustoePassione ve ne ha raccontati un paio: Il Molo e Marcello. Solo un consiglio: prenotate! Specie in piena estate e nei fine settimane è difficile trovare un tavolo.
Foto di copertina di Ilaria Barbotti
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