PORTONOVO – Benvenuti da Marcello un nome e un indirizzo che per anconetani (e non) è sinonimo di “magnà be’”!
Stessa baia, stesso mare. Continua il mio viaggio alla scoperta delle Osterie della zona di Ancona inserite nella guida Slow Food Osterie d’Italia 2017. Per chi mi ha seguito nel precedente articolo sul ristorante Il Molo di Portonovo, oggi restiamo nella stessa baia, ma andiamo a conoscere un locale dall’atmosfera completamente diversa.
Ad accogliermi è Marcello Nicolini proprietario dal 1991 del ristorante che, non a caso, porta il suo nome. All’esterno il locale conserva l’aspetto di un tipico capanno marinaro, dove a prevalere è il legno in tutte le sue sfumature. Tantissimi sono gli oggetti e i particolari che sembrano appartenere a vecchie navi piratesche, a rendere l’atmosfera informale sì, ma decisamente suggestiva.
Marcello Portonovo: il rapporto con il territorio anche in questo caso è determinante.
La piccola pesca che attinge direttamente dal mare del Conero che fornisce moscioli, lumachine, sogliola, seppie e pannocchie risulta il fiore all’occhiello del locale e occupala gran parte del menù. Ovviamente, come ci spiega Marcello, il ristorante non può non andare incontro, soprattutto nei periodi di alta stagione dove l’affluenza turistica è ai massimi livelli, a richieste di pesce più “nobile” (o semplicemente più commerciale).
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Marcello Nicolini, il titolare dell’omonimo ristorante a Portonovo.
Marcello, che è anche un ottimo cuoco, si occupa personalmente della selezione e dell’approvvigionamento delle materie prime, scegliendo lui stesso il menù e organizzando la cucina.
L’arduo compito dello chef Roberto Sgalla è quello di mantenere la tradizione, autenticità e genuinità marchigiana in ogni piatto. E il giusto rapporto qualità prezzo sembra essere una certezza più che una filosofia.
Ovviamente nel menù sua maestà il mosciolo, presidio Slow Food dal 2004, la fa da padrone. “Senza moscioli questo posto non esisterebbe…”, afferma Marcello senza indugi. Io lo consiglio nella versione “scoppiata” (olio e limone) che è quanto di più autentico si possa assaggiare. E poi a seguire, per non smentirsi, pesce azzurro a scottadito.
Gli amanti dei sapori più decisi possono cominciare con mazzancolle avvolte nella pancetta. Per chi apprezza invece il pesce in purezza, il top è ordinarlo al vapore con sale di Cervia, altro presidio Slow Food proveniente dalla famosa salina ravennate.
E per assaggiare un po’ di tutto? TUTTOMARCELLO MENU’: 3 antipasti, 1 primo, 1 secondo e 1 dessert (sicuramente il Ciambellone di Gina al Varnelli va provato!), 38 euro e torni a casa felice (solo però se non hai un brutto rapporto con la bilancia)!
Prima di congedarmi chiedo a Marcello se posso sbirciare la cucina. TATAN…Si apre un mondo che mi lascia sbalordita. Non mi aspettavo un “backstage” così grande! Su una lavagnetta sono indicati i piatti del giorno e le varie combinazioni, c’è chi pulisce il pesce direttamente arrivato dalla cooperativa dei pescatori, c’è l’addetto ai sughi che mescola instancabilmente pentoloni enormi di scampi, cozze e mazzancolle che “sfrigolano” e fumano mandando un odore inebriante. C’è chi impasta, c’è chi sfiletta, c’è chi impiatta, c’è chi manteca. Lo chef ha già steso le varie basi per il dessert e osserva i singoli movimenti della brigata con attenzione. Più che una cucina, una piccola macchina dagli ingranaggi che lavorano in perfetta sincronia.
Il Ristorante Marcello a Portonovo, lo trovate anche con il nome Il Laghetto, per via dei vicini laghetti naturali presenti nella baia.
Tel. 071.801183 | Stabilimento balneare Tel. 338.6086631
E-mail: info@illaghetto.com | www.illaghetto.com
D’estate Marcello è sempre aperto
in inverno invece il locale è chiuso.
Vi consigliamo di prenotare
Articolo di Francesca Celi