La rocca è uno dei simboli di Senigallia, maestosa fiera e perfettamente inserita nel complesso urbano della città.
La rocca di Senigallia ne avrebbe di storie da raccontare! Nata a metà del XIV su ordine del Cardinale Egidio Albornoz la piccola struttura venne eretta attorno alla torre in pietra preesistente e verrà a sua volta inglobata a metà del XV secolo dai progettisti dei Malatesta per ottenere le fattezze finali alla fine del XV secolo su volere dei Della Rovere.
La rocca di Senigallia nasconde all’interno delle sue mura spesse e dalle pianta quadrata con i quattro torrioni circolari agli angoli, una inaspettata ed elegante residenza signorile rinascimentale. Ma la rocca non è stata solo una fortezza: durante il periodo pontificio, e per alcuni anni anche dopo l’unità d’Italia, venne usata come carcere. Nei sotterranei sono rimasti numerosi graffiti incisi sulle pareti dai prigionieri.
A fine Ottocento la sua destinazione d’uso cambiò nuovamente, divenne un orfanotrofio e nel Novecento un capiente deposito adibito a diversi usi, anche a quello militare. Oggi è la Rocca è un museo, ha acquisito lo status di bene culturale, ma soprattutto è diventata uno dei simboli della città di Senigallia.
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Inglobata, oramai all’interno del complesso urbano, la rocca è riuscita a mantenere i suoi spazi e non essere sovrastata ed oscurata da altre costruzioni. I suoi prati verdi sono sempre affollati, luoghi perfetti per giocare, passeggiare, rilassarsi e d’estate scatenarsi a ritmo di Swing, Rock’n’Roll e Rhythm’n’Blues del Summer Jamboree.
La rocca di Senigallia è aperta e visitabile tutti i giorni.