GENGA – Pochi chilometri dopo l’ingresso alle Grotte di Frasassi, lungo la strada che conduce a Sassoferrato, si trova uno dei luoghi più suggestivi e fotografati delle Marche, un tempio incastonato nella roccia progettato dall’architetto veneto Giuseppe Valadier.
Il tempio del Valadier, data la sua scenografica posizione è davvero uno dei luoghi imperdibili delle Marche e a ben ragione uno dei più fotografati.
Il tempio, fatto costruire per volere di Papa Leone XII nel 1828, è una chiesa ottagonale con tetto a cupola. All’interno vi è custodita una copia Madonna con bambino della bottega del Canova, l’originale la trovate presso il Museo di Arte Sacra di Genga.
Il tempio nacque con la funzione di Rifugium Peccatorum, ossia il luogo nel quale rifugiarsi per poter espiare i propri peccati!
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A dire il vero la chiesa più importante di questo luogo non è il tempio ma l’adiacente Santa Maria Infra Saxa, una chiesa rupestre le cui prime testimonianze risalgono all’anni Mille il cui pavimento è praticamente formato dalla roccia su cui poggia.
Come raggiungere il tempio del Valadier
Il tempio del Valadier si raggiunge con una passeggiata di circa venti minuti per un percorso di circa 700 metri di lunghezza in salita in mezzo al bosco e un dislivello di 300 metri. Non occorrono calzature particolari, sono sufficienti delle semplici scarpe da ginnastica e può essere compiuto praticamente da tutti, ovviamente con i giusti tempi e le dovute accortezze. Considerate che durante il periodo natalizio proprio lungo questo percorso viene allestito uno dei presepi viventi più grandi delle Marche.
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La passeggiata che conduce al tempio del Valadier oltre ad essere molto bella da punto di vista naturalistico perché a poco a poco si domina visivamente gran parte della gola, lo è anche da quello storico, visto che le cavità della montagna furono abitate fin dai tempi preistorici.