2 giorni nel Sangro Aventino passando dalla montagna al mare, tra borghi suggestivi, rocche, trabocchi e ottimo cibo.
Il nostro viaggio mini viaggio on the road in Abruzzo si è diviso tra il Sangro Aventino e la provincia dell’Aquila dove abbiamo visitato la famosissima rocca Calascio.Vi racconto questa prima parte, che ci ha regalato paesaggi inaspettati, borghi arroccati e ottimo cibo.
La nostra base di partenza è stato il piccolo borgo di Archi, dove abbiamo soggiornato 2 notti nel B&B Vistaverde una casa da poco ristrutturata con vista sulle montagne, ampie camere e molto accogliente, una posizione strategica per poter visitare il territorio circostante.
Il piccolo borgo di Archi è stato la base di partenza per visitare diverso borghi:
- Perano, grazioso e con una bella vista sulla Majella
- Atessa: elegante e vivace nella sua pietra bianca.
e poi andare verso l’interno ed esplorare i dintorni del Lago di Bomba.
Vicino Perano vi consiglio il ristorante La Pecora Matta un vero paradiso per chi ama gli arrosticini. Li troverete classici e anche in versioni insolite ma molto molto gustose.
Villa Santa Maria: il paese dei cuochi
A pranzo ci siamo fermati a Villa Santa Maria presso il ristorante Le Ginestre specializzato nella cucina di pesce. Il piccolo borgo di Villa Santa Maria è davvero particolare sovrastato dalla imponente roccia che. viene denominata La Penna. Noterete su un lato la scritta Dux, cancellata nel corso degli anni e recentemente riaffiorata (ma poteva pure rimanere nell’oblio).
Villa Santa Maria è inoltre conosciuta come il paese dei cuochi per via di una delle scuole di cucina più famose e antiche d’Italia fucina di chef di fama internazionale. Nella via principale del borgo potete visitare anche il Museo dei cuochi.
Itinerario nel Sangro Aventino: Roccascalegna
Tappa finale di questa giornata il borgo di Roccascalegna, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Punto forte del borgo è ovviamente la sua rocca la cui torre di affaccia sul borgo ma il cui lato più famoso e suggestivo può essere ammirato dal parco sottostante la rocca o prendendo la strada che esce dal borgo e conduce verso Macchie.
La rocca può essere visitata, potrete così notare le varie e poche di costruzione, il suo impianto difensivo e potrete affacciarci dalle mura a strapiombo sulla valle. Di certo di lato e da fuori ammirerete tutta la sua bellezza. Una curiosità: di notte è illuminata solo la torre che si affaccia sul borgo. Un vero peccato perché una illuminazione completa di tutta la rocca sarebbe stata molto suggestiva.
Cosa vedere nel Sangro Aventino: Casoli e il suo Castello Ducale
Nel punto più alto del borgo di Casoli potete ammirare il suo castello, rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, dal 1928 il castello e la sua torre sono stati dichiarati Patrimonio Nazionale. La chicca del castello di Casoli sono le scritte sui muri di D’annunzio e dei suoi amici del Cenacolo Abruzzese. In queste stanze spesso soggiornò spesso lo scrittore.
Il castello di Casoli ebbe inoltre un ruolo importante durante la Liberazione: fu infatti la sede scelta da comando inglese per coordinare le operazioni militari e la base della brigata Maiella formata da numerosi volontari del luogo. In una stanza del palazzo una mostra fotografica racconta l’epopea della brigata e i giorni della liberazione dal Nazifascismo.
Verso il mare: Lanciano e la costa dei trabocchi
La nostra visita a Lanciano è stata poco fortunata, di certo in pieno agosto e a mezzogiorno ci ha accolti una città praticamente deserta. A Lanciano abbiamo mangiato molto bene presso il ristorante La Torre che prende il nome dalla adiacente Torre Medioevale. Abbiamo fatto un gito rapito nella parte medioevale in via dei Frentani dove è possibile ancora ammirare le vecchie case dei mercati risalenti al XIV secolo.
Il giro è stato molto veloce, Lanciano merita sicuramente una maggiore attenzione, ma ci aspettava la spiaggia e la costa dei trabocchi.
La nostra sosta è stata a San Vito Chietino: il suo molo ne ospita due che sono anche ristoranti. Poco più a sud il trabocco di Punta Turchino.
Cosa mangiare nel Sangro Aventino
L’aspetto enogastronomico accompagnerà piacevolmente il vostro soggiorno. Oltre agli immancabili arrosticini, non perdetevi il salsiccioto frentano, salume dalle forma irregolare dell’alta e media valle del Sangro e dell’Aventino, le pallotte cacio e ova, la genziana e i tantissimi liquori che vi aiuteranno a digerire in serenità il vostro lauto pasto.
Nella mappa tutti i nostri spostamenti effettuati in due giorni.
Dove alloggerete probabilmente di daranno un libricino con le info sulle principale attrattive del territorio del Sangro Aventino e con alcune card per ottenere sconti in diversi siti culturali. Portatela con voi perché vi permetterà in diverse occasioni di entrare ad un prezzo ridotto.