JESI – Palazzo Pianetti, nel cuore di Jesi a pochi passi dal teatro Pergolesi, è un concentrato di capolavori: dalle opere di Lorenzo Lotto, ai reperti archeologici, fino all’architettura stessa del Palazzo con la superba galleria di stucchi rococò.
Visitare Palazzo Pianetti a Jesi significa poter ammirare capolavori pittura, affreschi, architettura e archeologia custoditi da questo palazzo dalla facciata austera.
Palazzo Pianetti: la galleria rococò
L’elemento più stupefacente e imperdibile di Palazzo Pianetti è senza dubbio la sua galleria rococò: circa 70 metri di stucchi in colori pastello che raccontano la vita e il passare del tempo. Stucchi che con la loro tridimensionalità fanno uscire il racconto dalla pareti e lo rendono elegantemente fine e vivido.
La galleria racconta le arti, i continenti, le stagioni. Il viaggio con i suoi paesaggi lacustri e lo scorrere del tempo dato dai segni zodiacali presenti sugli affreschi delle volte. E così ci si incanta nel vedere l’eleganza del leone, la curiosità dello struzzo e l’essere sornione del cammello. Ci si perde nei paesaggi lacustri dai toni azzurri, si sta con il naso all’insù alla ricerca dei segni zodiacali raffigurati di fianco ai puttini.
La galleria è un mirabile esempio di rococò, uno dei più importanti del centro Italia, a predominare tenui colori pastelli che rendono l’insieme elegante e delicato. Lungo la galleria, che termina in una sala esagonale, la prima del ciclo pittorico dedicato ad Enea, si affacciamo le varie stanze della pinacoteca.
Palazzo Pianetti: i musei
Palazzo Pianetti racchiude al suo interno ben tre musei:
- Il museo archeologico di Jesi e del suo territorio custodito al pian terreno nelle scuderia, con reparti dell’area jesina e interessanti busti e statue.
- La Pinacoteca con la galleria rococò al primo piano
- L’arte contemporanea al terzo piano
Palazzo Pianetti: la pinacoteca con le stanze dell’Eneide e i capolavori di Lorenzo Lotto
Le sale che affiancano la galleria degli stucchi ospitano la pinacoteca con diverse opere di Lorenzo Lotto e 6 stanze (la prima è l’esedra) con il soffitto affrescato da Carlo Angelini Paolucci e Placido Lazzarini con le storie di Enea.
L’opera più intensa è sicuramente la pala di Santa Lucia, con una Lucia di profilo ferma e irremovibile nella sua decisione. Intensa anche la Maddalena della Deposizione, struggente nel suo gesto di accarezzare la mano del Cristo, e tenerissima la Madonna delle Rose dove un vivace Gesù scalpita per andare in braccio a San Giuseppe, mentre Maria allontana con l’altra mano il libro dove è scritto il destino di suo figlio.
Palazzo Pianetti: l’arte contemporanea
L’ultimo piano del palazzo ospita una piccola collezione di arte privata dove troverete anche Trubbiani e Gottuso. La parte interessante di questa sezione è però l’architettura delle sue stanze Ottocentesche dove spicca la bellissima alcova.