Che i romani avessero l’occhio lungo lungo per le terme era noto, e in Valnerina, da millenni, le acque termali che sgorgano dai Sibillini vengono utilizzate a scopi terapeutici. Oggi un moderno impianto permette di goderne anche per la bellezza e per il relax: benvenuti ai Bagni Triponzo.
Già Virgilio aveva capito l’importanza di queste terme definendole «…Sulfurea Nar albus aqua…» L’acqua del Nera incontra lo zolfo e diventa bianca e un toccasana per la pelle.
Siamo nella Valnerina, in Umbria a pochi chilometri da Visso e dal confine marchigiano (al momento la Valnerina è ancora parzialmente chiusa per via dei danni causati del terremoto). In mezzo alle montagne, lontani da traffico e dal caos, ma anche dall’inquinamento luminoso, ci sono i Bagni Triponzo.
Lo stabilimento Ottocentesco (del 1887 per essere precisi), costruito sulle antiche terme romane è stato rinnovato e adattato alle esigenze della clientela attuale diventando il più grande di tutta l’Umbria.
#Ripartidaisibillni2 e la tappa alle terme di Triponzo
Grazie al tour #RipartidaiSobillini2 ho conosciuto e ampiamente goduto delle Terme di Triponzo. In un caldo pomeriggio di metà ottobre ci siamo rilassati in accappatoio girando tra le diverse piscine e vasche della struttura. Ho sottolineato la parola “accappatoio” perché è proprio lo stile dei Bagni Triponzo.
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Bagno Triponzo: trascorrere una giornata con costume e accappatoio, anche al ristorante.
Ma andiamo con ordine: ai Bagni Triponzo potete mangiare comodamente in accappatoio al ristorante Acquaforte che con la sua ampia vetrata si affaccia sulla piscina esterna. Il menù è sostanzioso e non mancate di assaggiare la pinsa romana.
Bagno Triponzo: le terme e la spa
La struttura termale del bagni Triponzo è davvero molto ampia. A colpirvi sarà la grande piscina esterna dall’acqua biancastra. E’ la fonte di Virgilio. La temperature dell’acqua è sui 30 gradi e quindi anche se fuori non fa caldissimo potete immergervi.
Ai lati della piscina troverete numerosi sassi ricoperti da una patina biancastra, è lo zolfo dell’acqua. Prendetela con le mani e massaggiatevela sul corpo (facendo attenzione a non toccare gli occhi, mi raccomando non sfregateveli nemmeno dopo con le mani lo zolfo li potrebbe irritare).
L’acqua di questa piscina è appunto biancastra quindi non vedrete il fondo. All’interno vi aspetta un’altra piscina, quella delle fate sempre con l’acqua termale è sui 33 gradi: qui ci saranno numerose ed effervescenti postazioni idromassaggio a coccolarvi.
Leggenda narra che le fate dei Sibillini scendessero a valle per venire a tonificarsi proprio in queste acque.
Non è mica finita: scendendo al piano di sotto vi aspetta il percorso benessere: la Grotta di Alcina con sauna, bagno turco, docce emozionali, ghiaccio tonificante e un’ampia vasca.
Per rilassarsi il bar con le tisane e lungo la struttura Ottocentesce le stanze per i trammenti, dai massaggi ai trattamenti di bellezza, e anche una spa con acqua termale assolutamente privata!
Terme di Triponzo: i benefici dell’acqua e dello zolfo
L’acqua delle terme ha il classico odore di zolfo, se siete stati a saturnia sapete di cosa parlo, ma l’odore è molto meno intenso e soprattutto meno persistente rispetto alle cugine terme toscane.
Il consiglio è quello di strofinarvi addosso la patina di zolfo per purificare la pelle e poi, al momento della doccia finale evitare il bagnoschiuma per non lavare subito via i benefici dell’acqua termale.
I Bagni Triponzo offrono diversi pacchetti e numerosi trattamenti ce potrete scoprire direttamente sul loro sito. Vi consiglio di tenere d’occhio anche la pagina Facebook perché organizzano numerosi eventi in 2accappatoio” e serate speciali: tipo il capodanno.
Girando per le terme sicuramente vi imbatterete in questa dolcissima gattina, è la mascottina dei Bagni Triponzo, e ama giocare e prendersi un sacco di coccole.