APPIGNANO – 2 quintali di fagioli, 2 quintali di ceci e 2 quintali di lenticchie impiegati nella preparazione delle ricette, il tutto servito nei tradizionali cocci. Non sono numeri decisamente interessanti quelli di Leguminaria?
Appignano è un piccolo borgo del maceratese al confine con la provincia di Ancona. Cosa ha di speciale? Una tradizione centenaria nella lavorazione delle ceramiche e prelibati legumi, cibo contadino, nutriente e gustoso, riscoperto negli ultimi anni e tornato al posto che gli spetta nella tavola marchigiana.
E così Appignano da oltre un decennio a metà ottobre celebra LEGUMINARIA, la festa dei legumi rigorosamente da gustare nei cocci legando due tradizioni che in realtà sono state sempre profondamente unite tra loro: la lavorazione delle terracotta e la lunga cottura delle zuppe di legumi proprio in questi “cocci” realizzati dai vasai del borgo.
La via dei Mastri Vasai di Appignano
La via che passa poco fuori il centro storico, quella da percorrere pere raggiungere Treia o Macerata da chi viene da nord è la via che attraversa e antiche botteghe dei vasai di Appignano.
Vi salterà all’occhio nella schiera di case in mattoni, una facciata decorata tutta, e dico tutta! in ceramica: è la bottega di Giuseppe Testa. Non limitatevi alla facciata ma se potete entrate: vi si aprirà un mondo colorato dove le pareti sono interamente ricoperte di ceramica tra forme, scritte, vasi e cocci di tutte le dimensioni. Uno spettacolo.
I Legumi di Appignano
Non solo “semplici legumi” la specialità antiche di legumi, non facili da trovare, gelosamente custoditi e coltivati dai contadini di Appignano. Molti di loro, tra cui l’amico Claudio Medei, sono Contadini Custodi, ossia aziende agricole selezionate dalla regione Marche nella coltivazioni di semi antichi autoctoni che rischiavano altrimenti di venire persi non essendo più coltivati.
Tra questi legumi il cece quercia, il fagiolo solfì, la roveja.
Leguminaria: l’edizione 2017
Vi aspettano 9 cantine tradizionali + 1 cantina in collaborazione con il Ristorante Le Grazie di Appignano, che preparerà per 1.000 persone piatti di legumi in abbinamento col pesce.
2 cantine esterne gestite da associazioni locali che proporranno menù a base di legumi ma con ricette differenti +1 cantina per gli aperitivi.
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Ci sarà inoltre un punto di asporto allestito fuori dalle mura per chi preferisce il take-away.
In più concerti, un concorso di ceramica, laboratori per bambini, opere d’arte, in ceramica, sparse per il borgo, il mercatino…
In collaborazione con leguminaria.it