I Capolavori dei Sibillini risplendono a Osimo

by Racconti di Marche
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8 comuni di 3 province, una collezione di opere d’arte che decisamente vi stupirà. Palazzo Campana ospita fino al 1 ottobre i “Capolavori dei Sibillini, l’arte dei luoghi feriti dal sisma“.  Una mostra per ammirare una parte dei tesori, e non potrei chiamarli diversamente, provenienti dai Sibillini che momentaneamente hanno bisogno di un’altra casa.

L’idea è partita da Montefortino, capofila del progetto,  e dalla rete Museale dei Sibillini che in maniera tempestiva si è mossa per salvare le opere da chiese e nusei danneggiati in maniera più o meno grave dal sisma. Sono coinvolti in tutto 8 comuni: Loro Piceno e San Ginesio (provincia di Macerata), Montalto delle Marche (AP) , Monterinaldo, Montefalcone Appennino, Montelparo, Smerillo e Montefortino come capofila del progetto della provincia di Fermo.

 

Vi consiglio di visitare la mostra Capolavori dei Sibillini per almeno 5 motivi

 

  1. La collezione: ammirare in un unica sede i capolavori dei Sibillini (di una parte dei Sibillini) permette di avere un’idea più precisa du quanto i monti azzurri custodiscano in maniera diffusa un patrimonio d’arte di inestimabile valore.
  2. L’allestimento: Palazzo Campana di Osimo da diversi anni si sta rivelando come sede privilegiata di mostre d’arte temporanee di alto livello. L’edificio si presa davvero: le ampie e numerose sale, il lungo e scenografico corridoio. Mentre per le Stanze segrete di Vittorio Sgarbi il colore scelto era il rosso, per i Sibillini non poteva che essere l’azzurro che rende più soft il racconto e riesce a farti assaporare l’atmosfera rilassata della montagna.
  3. Il restauro. Accanto alle opere in esposizione, nella prima sala a destra terminata la rampa di scale, troverete il laboratorio di restauro. E potrete ammirare il lavoro concreto fatto per riportare al loro antico splendore le opere che hanno subito danneggiamenti causa sisma.
  4. Il Progetto. Molto si è discusso sull’opportunità o meno di spostare le opere dai loro luoghi di origine. Certo la mostra deve essere temporanea e non permanente, e appena possibile le opere dovranno tornare nelle loro chiese e musei. Di certo è una grande opportunità per i Sibillini di mostrarsi e raccontarsi ad un pubblico più ampio, con l’invito e la curiosità di chi magari visita la mostra perché è in vacanza sul Conero, di fare un salto anche nell’entroterra.
  5. I Ricavi. La mostra è curata dalle rete Museale dei Sibillini che gestirà il ricavato. Anche le guide turistiche sono in parte della zona.

 

 

Quali sono le opere da non perdere?

La mostra Capolavori dei Sibillini ospita oltre 100 opere d’arte, ve ne suggerisco 5 sulle quali porre attenzione.

  • Ovviamente la Maga, la nostra Sibilla con in mano la becchetta, immagine della mostra.
  • La battaglia della Fornarina combattuta e vinta dai Ginesini contro i Fermani  grazie all’apparizione di Sant’Andrea. (Ammirate i colori e i dettagli)
  • Autoritratto di Duranti, l’artista inquieto ed estroso, e dal suo autoritratto si evince! che ha collezionato le opere d’arte provenienti da Montefortino.
  • La pala della Madonna del Rosario – proveniente da Loro Piceno
  • La Madonna in trono con Bambino e Santi di Vincenzo Pagani, proveniente da San Ginesio.

 

 

La mostra Capolavori dei Sibillini la trovate a Palazzo Campana di Osimo (in pieno centro). L’orario delle visite sarà ampliato in estate, fino al 13 aprile da giovedì a domenica 10-13 | 16-19, per poi essere aperta tutti i giorni con orario via via prolungato.
Il biglietto di ingresso costa 7 euro (5 € ridotto, 4 per le scolaresche) e permette di visitare a costo ridotto anche le Grotte del Cantinone.
Info: www.osimoturismo.it | 071 7236088 | iat@osimoturismo.it

 

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