La città di Ancona ospita una della comunità ebraiche più antiche d’Italia, agli inizi del Novecento contava circa 1.800 persone oggi appena 400. Uno dei lasciti più importanti di questa comunità è il vecchio cimitero, forse poco conosciuto, ma testimonianza davvero preziosa, inserito oltretutto in uno dei luoghi più belli della città dorica: il Parco del Cardeto.
Il Cimitero ebraico fu attivo dal ‘400 fino al 1860. L’area su cui si estende è piuttosto ampia: circa 15 mila mq e al suo interno sono state ritrovate oltre 1000 lapidi, le cui più antiche risalgono XVI secolo le più recenti risalgono al 1860 circa. Attualmente nel parco ce ne sono un centinaio, tutte con scritte rivolte ad est come vuole la tradizione.
A differenza di altri cimiteri dove lo spazio a disposizione è davvero esiguo e le lapidi sono affollate una sull’altra qui lo spazio è aperto (il campo degli ebrei di Ancona è uno dei più grandi d’Europa) e affacciato sul mare. Così vicino al mare che molte lapidi nel corso dei secoli sono cadute in mare a causa dell’erosione della falesia sui cui poggia il campo.
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Un’altra caratteristica del cimitero è il suo prato, in pratica rimasto intatto con una vegetazione che spontaneamente segui da secoli il ritmo della natura e naturalmente si evolve. Cosa assai rara per un parco urbano e molto bella da vedere in primavera.
Il modo migliore per visitarlo è fare una passeggiata nel verde del Parco del Cardeto affiancati dal blu del mare. Una passeggiata che sicuramente vi darà serenità.