Si chiamano molo di Ponente e molo di Levante, accompagnano il fiume Misa verso l’Adriatico e costituiscono il porto della città di Senigallia.
I due moli sono costeggiati da file di barche e per andare da uno all’altro bisogna affidarsi ai ponti, di cui uno solo pedonale e quasi mono corsia.
I due moli di Senigallia rappresentano un luogo perfetto per passeggiare a piedi o meglio in bici. La città d’altronde si presta benissimo ad essere percorsa e conosciuta tramite le due ruote.
Ma cosa ha di così particolare il Porto di Senigallia? Sono almeno 3 gli aspetti che a mio avviso lo rendono interessante.
1. La lunghezza dei due moli.
Specie quello di Ponente con i suoi 595 m di lunghezza e ben 24 di larghezza permette di fare belle passeggiate e godersi anche tramonti, o albe se siete mattinieri, spettacolari. I pescatori, anche con i loro retoni, rendono il tutto ancora più suggestivo.
2. La statua di Penelope
Non sarà famosa come la sirenetta di Copenaghen ma di centro non è meno affascinante. La statua è stata realizzata nel 2004 da Gianni Guerra. Peccato la quantità abnorme di lucchetti che la circondano: Moccia continua a fare danni. La trovate nel molo più corto, quello di Levante.
3. Le panchine in pietra
Non sono le solite panchine ma delle vere e proprie sculture in pietra accartocciata. Il modo con il quale possono essere usufruite è estremamente creativo e personale. Non so perché ma a me è alla mia amica Eleonora sederci lì ci ha dato l’idea di essere a Barceloneta.
Visto quanta internazionalità tra due moli?
Il porto di Senigallia si trova a nord ed a pochissimi minuti dal centro della città. Ho avuto modo di scoprirlo in bici grazie al social tour #aroundconero. Gli altri racconti di quell’esperienza li trovi qui.
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