SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una piccola area umida, una riserva naturale fondamentale per l’ecosistema degli uccelli, punto di ristoro e habitat di oltre 250 specie. Il luogo perfetto per rilassanti passeggiate, per il bird watching e per ammirare come era la spiaggia prima dell’urbanizzazione della costa.
La riserva naturale della Sentina, con i suoi 180 ettari, è una delle più piccole delle Marche, ma con una valenza ambientale assolutamente fondamentale. La riserva, che si trova nel territorio di San Benedetto del Tronto a confine con l’Abruzzo, è infatti non solo habitat di tantissimi uccelli, ma per moltissimi di loro rappresenta un’area di sosta cruciale nei viaggi verso l’Africa e verso la Spagna.
Il litorale adriatico rappresenta una vera e propria autostrada aerea per gli uccelli: tra le valli di Comacchio e i laghi di Lesina la Sentina costituisce una delle pochissime aree di sosta marittime intermedie.
La storia della Sentina
Questa piccolo tratto di litorale è rimasto praticamente intatto quasi per miracolo, il campanilismo tra San Benedetto ed Ascoli, i tantissimi quanto improbabili progetti sulla sua destinazione l’hanno fatta rimanere in stallo e indenne della cementificazione fino al 2004 quando finalmente è stata dichiarata riserva naturale.
La Sentina deve il suo nome a quella parte bassa delle imbarcazioni che raccoglievano tutta l’acqua della nave, il suo essere territorio posto a valle di raccolta delle acqua del fiume Tronto, per similitudine ne ha dato il nome. L’area è stata l’antico porto della città di Ascoli e nel Cinquecento venne eretta anche una torre difensiva, che nel corso dei secoli ha cambiato forma e uso, riuscendo ad arrivare fino ai giorni nostri. Oggi la struttura è inagibile e si affaccia sul mare che sta erodendo sempre di più la costa. L’erosione della costa è infatti una delle principali minacce della riserva.
L’aspetto naturalistico della Sentina
La Sentina si presenta come un’area umida a ridosso del mare, con canneti e diverse aree: le dune, i laghi di acqua salmastra, che sono stati ricreati dopo che gli originali erano stati insabbiati nel corso degli anni, la prateria salata e la zona agricola.
A ridosso dei laghetti troverete dei capanni da quali è possibile osservare gli uccelli senza disturbarli.
Cosa vedere e cosa fare nella Sentina
La riserva naturale della Sentina è sempre aperta e visitabile, si può percorrere a piedi o in bici, si possono portare i cani ma rigorosamente al guinzaglio. Sono poche e semplici le regole da rispettare:
- Seguire i percorsi e le passerelle, specie in spiaggia non inoltrarsi nella vegetazione per evitare di calpestare le uova degli uccelli
- i cani devono essere rigorosamente al guinzaglio
- dai casottini si possono ammirare i due grandi laghi e gli uccelli, portatevi con voi un binocolo per poterli osservare più da vicino
- specie nei pressi dei laghi e all’interno dei casottini evitate rumori molesti e schiamazzi per non disturbare gli animali
- non raccogliere fuori e/o piante
- no lasciate rifiuti, anzi se li doveste trovare raccoglieteli e gettateli negli appositi contenitori
Il Fai e la tutela dell’area della Sentina e della torre sul porto
La torre sul porto Sentina è una dei luoghi del cuore del Fai e proprio grazie alla giornate di Primavera del Fai che ho potuto vistarla a approfondire la storia di questa area protetta. L’impegno nella tutela, valorizzazione e promozione dell’area ha visto coinvolti i ragazzi del Fai Giovani di San Benedetto dall’aprile del 2019. L’inserimento all’interno del Luoghi del Cuore Fai e i ben 2500 voti raccolti nel 2020 permetterà nel 2021 la partecipazione a un bando del FAI per ricevere un co-finanziamento per un progetto di recupero o valorizzazione di questo bene.
Per maggiori informazioni sulla riserva naturale della Sentina visitate il sito ufficiale: riservasentina.it