Tutti la conoscono come cripta ma la chiesta di Sant’Ugo a Montagranaro non solo non è ipogea ma addirittura è…sopraelevata!
La chiesa di Sant’Ugo ha una forma e una storia talmente particolari che assolutamente merita di essere visitata. La nostra curiosità è nata da una pubblicazione dedicata ai luoghi ipogei delle Marche in cui la chiesa era presente. Dalle foto non si sembrava così “sotterranea” e percò abbiamo deciso di svelare l’arcano mistero andandoci di persona. In un piovoso pomeriggio invernale ci ha accolti l’associazione Arkeo di Montegranaro, che volontariamente la tiene aperta e fornisce anche una visita guidata della chiesa.
La chiesa di Sant’Ugo, la cripta che non è una cripta.
Veniamo dunque alla questione chiave: Sant’Ugo non è assolutamente ipogea anzi! si trova sul fianco delle mura cittadine per cui l’abside risulta addirittura sopraelevato rispetto alla strada.
La targa all’ingresso segna XIII secolo in realtà la struttura è molto più antica e databili al IX secolo d.C.
Il termine “cripta” con cui viene solitamente denominata Sant’Ugo dipende dal fatto che nel corso del tempo e dei vari rimaneggiamenti è diventata la parte inferiore della sovrastante chiesa di SS Filippo e Giacomo per la quale fungeva da cripta.
La struttura di Sant’Ugo è comunque davvero insolita: un’unica, lunga e stretta navata con volte a botte, impreziosita da ben 3 cicli di affreschi di epoche diverse: 1299, metà XIV secolo e XVI secolo. La navata di Sant’Ugo presenta una lunghezza di 26,40 metri per una larghezza di soli 3,40 metri e una altezza non superiore ai 4,40 metri.
Gli affreschi di Sant’Ugo di Montegranaro
Sebbene la struttura della chiesa di Sant’Ugo sia piuttosto semplice rimarrete affascinati dagli affreschi e dalla ricchezza dei lori dettagli. Noterete il battesimo di Gesù, l’arrivo dei Re Magi con qualche zampa strana dei cammelli, visi bellissimi di Madonne, alberi della vita e volte dai cieli stellati. Un piccolo scrigno, poco conosciuto ma davvero imperdibile.