La Vernaccia di Serrapetrona è una vera e propria chicca delle Marche: una D.O.C.G. tra le più longeve della regione, un territorio di produzione piccolissimo, un processo di lavorazione alquanto insolito e pochissime cantine a produrla: tra queste l’azienda agricola Colleluce.
La Vernaccia di Serrapetrona D.O.C.G è un vino spumantizzato sia secco sia dolce alquanto particolare: per realizzarlo servono infatti ben tre fermentazioni: la prima avviene appena raccolta l’uva. La seconda dopo un periodo di appassimento dei grappoli raccolti in un momento successivo e la terza in autoclave dove le due fermentazioni precedenti vengono unite, si creano le bollicine e la caratteristica spuma.
Essendo la Vernaccia di Serrapetrona realizzata in parte con l’uva passita (e vedere gli appassimenti è davvero emozionante e vi aspettano a novembre ogni anno durante l’iniziativa Appassimenti Aperti a Serrapetrona) la selezione dei grappoli è una procedura delicatissima. Anche un singolo chicco rovinato può alterare il sapore della produzione, per cui la raccolta è davvero scrupolosa e fatta a mano.
La signora Franca, titolare dell’azienda Colleluce, una delle pochissime cantine produttrici di Vernaccia di Serrapetrona D.O.C.G ci ha raccontato come seleziona i grappoli durante la vendemmia. Una tecnica scrupolosa che va a sezionare ogni singolo grappolo di vernaccia nera per evitare che all’occhio non sfugga nessun acino rovinato. Una raccolta fatta esclusivamente a mano.
La Cantina Colleluce è una piccola realtà familiare specializzata nella lavorazione della Vernaccia nera, e la cantina possiede i vigneti di Vernaccia Nera più alti: a oltre 500 metri s.l.m a cavallo tra il territorio di Serrapetrona e quello di San Severino. Una vista stupenda sulla montagna e sulla piccola frazione di Colleluce da cui la cantina prede il nome. Nelle giornate più limpide e terse lo sguardo arriva fino al Monte Conero.
La cantina Colleluce: i vigneti adagiati sulla montagna
Raggiungere la cantina Colleluce non è semplicissimo, la strada di accesso è sterrata e piuttosto impervia, ma le cose belle non sono mai facilissime da raggiungere, vero?
Arrivati in cima, si perché si sale a oltre 500 mt slm, si apre lo spettacolo del vigneto adagiato sul fianco della montagna: una pace e un silenzio che mette serenità e apre la mente. Accanto alla cantina, divisa in tre parti: stanza aerata per gli appassimenti, botti per la prima fermentazione e per l’affinamento in botte e autoclavi, originali degli anni Cinquanta, per la terza fermentazione, una casetta dove poter effettuare la degustazione di vini e di prodotti del territorio dell’Azienda agricola biologica Maggi e Vecchioni.
Se capitate a Serrapetrona oltre a degustare la Vernaccia non perdetevi lo scheletro di dinosauro e il polittico di Lorenzo d’Alessandro nella chiesa di San Lorenzo.
I vini dell’azienda Agricola Colleluce di Serrapetrona
La gamma dei vini Colleluce sono tutti realizzati a base di vernaccia nera e le etichette hanno una particolarità: hanno la firma di Franca Malavolta.
Colleluce produce la Vernaccia D.O.C.G. sia dolce sia secca (che scoprirete si abbina benissimo ai piatti di carne importanti), il Serrapetrona D.O.C., Cartella 8: un rosso ottenuto con uve 100% di Vernaccia Nera e due tipologie di passito, tra cui il Vino 10 che celebra i 10 anni di impianto della vigna.
La degustazione: Vernaccia di Serrapetrona e i salumi della Azienda Agricola Maggi e Vecchioni
Ad accompagnare la vostra degustazione di Vernaccia di Serrapetrona saranno altre prelibatezze del territorio: i salumi biologici dell‘azienda agricola Maggi e Vecchioni sempre di Serrapetrona, e i dolcetti preparati dalla signora Franca, in modo da poter assaporare a meglio tutte le espressioni delle vernaccia.
Per info e prenotazioni della visita in cantina e per la degustazione potete contattate direttamente la signora Franca al telefono: + 39 347. 6653614
Post scritto in collaborazione con Colleluce.