Ho conosciuto la pasta di Aldo diversi anni fa. Era il 25 aprile ed ero andata a Borgo Lanciano, sotto il loggiato erano presenti tanti piccoli produttori e così, per caso, ho acquistato un pacco di tagliatelline. E’ stato amore a primo assaggio! E ora quando trovo la Pasta di Aldo nei negozi entra di diritto nel carrello.
Poi capita che il mio amico Luca (il mio punto di riferimento per quanto riguarda il cibo, per il resto è meno affidabile) mi chiede se mi va di trascorre un pomeriggio a Monte San Giusto proprio dove la Pasta di Aldo si produce insieme ad altri amici blogger ed instagramers e la risposta è stata immediatamente …SI!!!
Veniamo alle domande fondamentali: ma chi è Aldo?
Prima sorpresa, tenetevi forte: Aldo non esiste! Ci accoglie questo signore che si presenta come Luigi, la prima domanda che nasce spontanea è: ma Aldo? Quando ce lo fate conoscere?

Luigi ci racconta la sua avventura (nella foto Luca, Andrea, Giulio e Chiara, amici blogger ed instagramers).
Ebbene Aldo è l’acronimo dei cognome (Donnari e Alzapiedi) di Luigi e di sua moglie Maria che una decina di anni fa decidono di inseguire il loro sogno: realizzare un pastificio. Un sogno che ha ben presto incontrato il gusto non solo dei marchigiani ma anche di altri superando velocemente i confini nazionali ed europei.

Le tagliatelline al limone, il profumo si sente anche con la confezione chiusa.
La Pasta di Aldo: l’essiccazione è tutta naturale
Il laboratorio attuale si trova poco distante dal centro storico di Monte San Giusto. Non è molto grande e ci sono in corso i lavori di ampliamento. Le varie fasi di produzione riguardano l’impasto (a proposito sapevate che ogni formato ha il suo mix di grani per renderla perfetta come gusto, consistenza e cottura?), il taglio, l’essiccazione e il confezionamento.

Impasto ed essiccazione sono due momenti fondamentali. Il primo deve rimanere morbido, e poi l’essiccazione, a bassa temperatura e personalizzata in base al formato. Vedere la maestria le tagliatelle essiccate vengono prese, controllate e confezionate, è stupefacente. Lo scarto è basso, ed è prettamente estetico, e ove possibile non viene buttato ma donato a chi all’estatica da poca importanza).

La Pasta di Aldo: da Monte San Giusto in tutto il Mondo
Le cose buone fanno presto a farsi conoscere e così in pochi anni la Pasta di Aldo è richiesta un po’ ovunque, ma Paese che vai confezione che trovi, ed eccole pronte per andare in Russia, Cina, mercati Arabi e show Room di Prada.
Comunque la trovate anche in Italia, i formati sono diversi, e anche i gusti, come le nuove al limone. Io ho assaggiato i maccheroncini, formato tipico di Campofilone, e le tagliatelline al farro che hanno mantenuto una cottura impeccabile. Ce le ha preparate Maria del Ristorante Chalet Moby Dick di Porto Sant’Elpidio. E siccome il locale mi è piaciuto un sacco credo proprio che gli dedicherò un post.

Per conoscere meglio la Pasta di Aldo date un’occhiata al sito lapastadialdo.it.
Buon appetito!

La Pasta di Aldo cucinata da me 🙂

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