Gradara è la città che, probabilmente, ha fatto da palcoscenico a una delle storie d’amore più famose e tragiche al mondo. No Romeo e Giulietta erano a Verona! Sto parlando di Paolo Malatesta e Francesca Polenta i due amanti protagonisti del Quinto canto dell’inferno di Dante.
Siamo al confine nord delle Marche, il Castello di Gradara dalla sua collina di 142 mt e con il suo torrione di 30, domina la visuale ed è impossibile non notarlo se si percorre l’autostrada A14.
Gradara ha una delle cinte murarie medioevali (con una lunghezza di ben 800 metri) meglio conservate d’Italia (altra città che offre un vanto simile è Corinaldo nell’anconetano). Gran parte dei camminamenti di ronda delle mura sono inoltre percorribili e offrono sulla città e sul panorama circostante, una vista invidiabile.
Visitare Gradara significa visitare la città conservata perfettamente all’interno delle sue mura e poi la rocca. L’ingresso alla città avviane attraverso la porta dell’Orologio (con una zona coperta troverete anche delle panche ricavate dalle mura per riposarvi se la camminata di accesso al borgo in salita vi ha un po’ affaticati). Di fianco la biglietteria per accedere ai camminamenti di ronda.
La visita al paese prosegue tra le viuzze e fino a salire bella parte più alta verso la rocca.
La vista al Castello di Gardara
Il costo del biglietto è assolutamente onesto: 4 euro + 1 per i camminamenti. All’interno però non si possono fare foto. Per la precisione le foto si possono fare ma bisogna firmare una deliberatoria per non pubblicarle e quindi non posso mostrarvele.
La rocca è perfettamente conservata, grazie all’imponente restauro avvenuto nel 1920 (e questa data ricorrerà spesso durante la visita) voluto dall’Ing. Umberto Zavattoni.
All’interno della Rocca troverete stanze con letti a baldacchino, tavoli, armi e armature, fino ad arrivare alla stanza più famosa, quella che l’ingegnere negli anni venti reputò poter essere stata la camera di Francesca e quindi luogo della famosa scena del bacio.
Un letto a baldacchino, due sedie e un vestito medioevale compongono la scena.,oltre alla botola dove i due amanti tentarono invano di fuggire.
Tutto sommato più che la rocca è il borgo stesso, magnificamente conservato, ad aver attirato di più la mia attenzione. I camminamenti di ronda ve li consiglio: il panorama che si può notare è davvero superbo sia verso il parco del San Bartolo e il mare sia verso l’interno e sia verso la Romagna.
Gradara si trova vicinissima a Gabicce, per cui è una meta perfetta da abbinare per chi desidera anche un po’ di mare. Nel mio soggiorno sono stata proprio a Gabicce, ospite dell‘Hotel Sans Souci: vista mare ee vista sul monte di Gabicce, con un comodo sentiero d’accesso al mare, è consigliato anche per le famiglie visto che ha numerosi giochi, piscina all’aperto, e niente strade e auto che la separano dalla spiaggia.