Danzica, sul Baltico ma non troppo

by Racconti di Marche
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Lo ammetto! Prima di visitarla la città di Danzica,Gdansk in polacco ma la G non si pronuncia, mi evocava solamente il famoso sbocco sul mare e niente altro in più, ed invece la città ha veramente tanto da raccontare.


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Il mare di certo è l’elemento forte di Danzica, che ha caratterizzato tutta la sua storia ma la cui presenza è molto discreta. Danzica è visivamente una città di fiume dove la Vistola incide fortemente sulla sua urbanistica. Il mare, il Baltico è qualche chilometro più lontano e ovviamente ha segnato e segna le sorti di questa città. Lo fa dal punto di vista economico – Danzica è una città di commercianti, crocevia di merci e di lavorazione della preziosa pietra che proprio dal Baltico arriva: l’ambra.

 

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Il mare richiede però le imbarcazioni e Danzica possiede la gru per i i cantieri navali più antica di Europea realizzata nel medioevo.
Una maestosa costruzione in legno che domina il lungo Vistola il cui interno può essere visitato. Le impressionanti ruote (5 metri di diametro dove all’interno gli uomini come i criceti dovevano camminare per muoverle) comunicano con forza la maestosità delle imbarcazioni che ha permesso di costruire nel corso dei secoli. Sul lato opposto della fiume il Morskie, il museo marittimo che racconta la storia tra la città e il Mar Baltico.

 

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Prendendo una delle pittoresche imbarcazioni proprio sotto la Gru, è impossibile non notarle in quanto scorrazzano avanti e indietro tutto il giorno e la sera sono dei ristoranti galleggianti tutti illuminati, è possibile finalmente vedere il Baltico e andare a Westerplatte il luogo dove la seconda guerra mondiale ebbe fisicamente inizio e dove i resti degli scontri sono ancora evidenti. Della traversata uno degli aspetti più rilevanti è il passaggio attraverso i cantieri navali della città, un groviglio rude e affascinante di gru e di container che esprime con forza il cuore industriale della città.

Il centro storico di Danzica è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Le case però sono state tutte ricostruire e un delizioso gioco di colori pastello e di finestre con le inglesine che si rincorrono in tutte le vie caratterizza praticamente ogni via della città.

 

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400 i gradini per salire sul campanile della chiesa di Danzica dal quale ammirare la città.

La Ulica Dlugi (foto di copertina) è una sorta di via-piazza dove la città fa sfoggio delle sue abitazioni più sfarzose, li trovate anche la statua del Nettuno rappresenta un po’ il salotto cittadino.

 A Danzica non perdetevi l’arte pasticcera, veramente raffinata e deliziosa. Ma per mangiare e spendere veramente un’inezia le latterie comuniste sono il massimo! Piccole mensa sovvenzionate dove mangiare la tradizione polacca, con porzioni abbondanti e prezzi stracciati per i nostri standard (tipo 3 euro a pasto).

danzica-latteria-comunista

 

Anche i dintorni della città di Danzica offrono numerose cose interessanti da vedere: verso sud c’è il maestosissimo castello teutonico di Malbork, patrimonio dell’Unesco, mentre se volete farvi un po’ di marre i “piaceri balneari (cit. Routard) di Sopot fanno al caso vostro.

 

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