Dici Recanati e pensi a Leopardi. Ma il natio borgo selvaggio vi stupirà anche per i personaggi e le opere d’arte che custodisce che poco hanno a che fare con il poeta.
Visitare Recanati e non incontrare Leopardi è praticamente impossibile. Prima di tutto perché i versi delle sue poesie sono appesi ovunque, secondo perché anche se non siete esperti di letteratura, i luoghi della poesia leopardiana, la piazzetta del sabato del villaggio, la torre del passero solitario, il colle dell’infinito esistono veramente e li trovate proprio lì a Recanati. Ma soprattutto perché il paesaggio di Leopardi: i monti azzurri, che poi sono i Sibillini, vi lasceranno a bocca aperta per la loro maestosità.
Non solo Leopardi dunque: cosa vedere a Recanati.
Iniziamo il nostro giro da Villa Colloredo Mels: qui vi aspetta la pinacoteca con alcuni capolavori di Lorenzo Lotto che ha vissuto per molto tempo a Recanati lavorando per i frati domenicani.
Tra le opere più belle di Lorenzo Lotto l’intensa Annunciazione, con una giovanissima e spaventata Maria e un arruffato e altrettanto spaventato gatto e un atletico e muscoloso arcangelo Gabriele. Nella sala accanto la trasfigurazione con un Cristo che diventa luce e la pala di San Domenico, soffermatevi sui dettagli dei vestiti del personaggi, e sui visi. Noterete che tutti i personaggi sono tristi: è per dimostrare il disappunto dei recanatesi nel non avere più la giurisdizione sulla Santa Casa di Loreto.
Nel piano interrato di Palazzo Colloredo Mels troverete il Museo dell’Emigrazione Marchigiana
Usciamo da Villa Colloredo Mels e andiamo verso il centro di Recanati dove non perdete la maestosa cattedrale di San Flaviano che esternamente non vi catturerà con i suoi austeri mattoncini ma vi farà ricredere al suo interno (alzate gli occhi verso il soffitto a cassettoni!).
Prima di arrivare in piazza Giacomo Leopardi sulla sinistra entrate all’intero della piccola chiesa di Sant’Anna troverete una riproduzione fedele della casa di Loreto, non sto scherzando!
Arrivati in piazza soffermatevi sulla torre residuo della Recanati Medioevale e salite sulla sua sommità (vi confesso: è un’esperienza che ancora devo fare!).
Superata la piazza vi aspetta il teatro Persiani e qui un’altra sorpresa: Recanati non ha dato i natali solo a Leopardi ma anche ad un altro famosissimo personaggio, amatissimo negli Stati Uniti: il tenore Beniamino Gigli e proprio all’interno del teatro potete ammirare il suo museo.
Il nostro giro non è poi finito: continuate ancora per un’altra ventina di metri e sul lato sinistro entrate nel cortile di Palazzo Venieri. Affacciatevi e godetevi il panorama sul Monte Conero.
E poi se vi va vi aspetta tutta la Recanati leopardiana, ma forse vi servirà un altro giorno.
Sistema Museo organizza periodicamente “experience” a Recanati ossia delle speciali passeggiate a tema (io ho partecipato alla Lotto Experience) dandovi poi l’opportunità di avere i biglietti di ingresso ai vari musei (tranne Casa leopardi che è gestita direttamente dalla famiglia) usufruibili per altri 10 giorni.
In collaborazione con sistemamuseo.it
1 comment
E’ vero: c’è tanto altro oltre Leopardi (niente da togliere allo scrittore in questione!). Io mi sono innamorata Teatro Giuseppe Persiani e al Museo Beniamino Gigli 🙂