Buongustai dall’animo romantico, lasciatevi sedurre dalla magia di una “TERRAZZAMARE”!

by Francesca Celi
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Mi lascio alle spalle la Baia di Portonovo (e le chiocciole Slow Food) per tornare nella mia Sirolo e presentarvi Terrazzamare, un ristorante che ho riscoperto anch’io da poco, attratta da un menù che ha saputo rinnovarsi e incuriosirmi nella sua ricercata semplicità

 

 

E se è vero che attualmente tutti inseguono il giusto equilibrio tra tradizione e rivisitazione creativa, ecco un locale che sembra averlo raggiunto (anche secondo L’Accademia Italiana di Cucina che l’ha premiato di recente).

Una quantità non eccessiva di piatti, non troppo elaborati (per lasciare alla qualità e freschezza dei prodotti la giusta rilevanza), che cambiano e ruotano ogni tre-quattro settimane per adeguarsi alla stagionalità e offrire ai clienti sempre buoni e nuovi motivi per tornare.

 

 

 

A presentarmeli, il Patròn del locale: Andrea Rocchetti, estremamente cortese con i clienti e particolarmente esigente in cucina, che ha dato al suo ristorante una forte impronta della sua personalità. Lo stile è quello di un intimo salottino shabby chic con originali pezzi di design, dove a prevalere sono le tonalità calde del panna e del beige, i posti a sedere sono pochi e ben distanziati e si respira un senso di riservatezza.

 

 

Ovviamente il pezzo forte è la terrazza di 300 metri quadri a picco sul mare, godibile, apprezzabile (e naturalmente invidiabile) soprattutto d’estate. Ma i privilegiati come me, che vivono il mare anche d’inverno, possono da quest’anno ammirare anche il lato più intimo e meno conosciuto del locale, aperto per la prima volta nei week-end della stagione invernale.

 

 

In cucina, un nuovo chef ma di lunga esperienza, Corrado Gabbanelli, voluto fortemente da Rocchetti per compiere quel salto verso una personalizzazione originale dei piatti della tradizione marchigiana a cui puntava da tempo.

 

Cosa Ordinare?

Tutto mi attira, forse perché apprezzo particolarmente il “fatto a mano”: dal pane, ai grissini al finocchietto, alla pasta fresca tirata al mattarello, ai cantucci e meringhe di accompagnamento al caffè. [L’unica cosa che cambierei della carta è il font, a mio parere poco leggibile per dimensione ed abbondanza di grazie].

 

Personalmente inizierei con un polipo croccante con crema di sedano rapa e chips di topinambur, per un viaggio tra mare e sapori dell’orto un po’ più particolari.

 

Per poi assaggiare una delicata chitarrina fatta in casa con agrumi e lime nell’impasto e avvolgente sugo di panocchie, o una mezzaluna al nero di seppia che spicca dal verde acceso di crema di broccoletto siciliano accompagnata da un sugo di mazzancolle (intere, non un trito) per un’armonia di sapori, consistenze e colori.

[Chi sono i fornitori di pesce locale? Due piccole barchette di Numana, più un paio di pescatori di Ancona e Porto Recanati “specializzati” nelle pezzature più grandi per proporre agli intenditori pesce di cattura].

 

 

O in alternativa, visto che la stagione fredda lo consente, un passatello in delicato brodo di guatto con spigola croccante. Una chicca direi in questa versione marinara non asciutta, ma più tradizionale. Il tutto accompagnato da un calice di Verdicchio superiore Macrina Azienda Garofoli.

E per gli amanti del piatto unico e della tradizione? Lo Stocco o il Brodetto (con 12 varietà tra pesci, crostacei e molluschi tutti completamenti spinati e sgusciati). Entrambi proposti in una originale versione in bianco, più leggera e delicata. Che accompagnerei con un Rosso Conero “Piancarda” Azienda Garofoli.

E per finire: un uovo sferificato. Un albume-mousse di cioccolato bianco con un “tuorlo” di succo di mango e un crumble di cacao. Il processo di sferificazione deriva dalla cucina molecolare, ma il bello è farsi poche domande, stare al gioco e divertirsi a mangiarlo…

 

A chi consiglierei questo locale?

A chi mangia con gli occhi prima ancora che con la bocca, a chi apprezza i ritmi lenti del degustare e conversare in tutto relax, a chi ama i sapori ben definiti e non (con)fusi, a chi si lascia ancora emozionare dall’immensità del mare visto da una posizione privilegiata, a chi (come me) vuole concedersi semplicemente una serata romantica, lasciando i figli alla suocera e i pensieri a casa.

 

Terrazzamare si trova a Sirolo in Via San Michele 6/8 | terrazzamare.sirolo@libero.it | 071 933 2227

 

Francesca Celi

 

 

 

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