Avere un tavolo apparecchiato nella cucina di uno Chef Stellato, Michele Biagiola, curiosare dietro le quinte e poi ovviamente poter assaggiare le prelibatezze che ora vi racconto.
Non sono una food blogger e una intenditrice di cibo, né tantomeno una che sa cucinare. Conosco pochissimo le tecniche di cucina, ma adoro mangiare!I casi della vita vogliono che ultimamente, grazie al blog, le occasioni per assaporare il cibo, quello di qualità e quello cucinato magistralmente fiocchino. E così lo chef stellato Michele Biagiola, la cui cucina ho avuto la fortuna di provare già in altre occasioni, e di raccontarvi, mi inviti ad una cena a 4 mani dove insieme a Emanuela Tombolini si cimenta in un menù dal titolo Vegetariano è Chic.
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Una gioia per la vista e per l’umore.
Tutto il menu è stato un vero spettacolo prima di tutto per gli occhi. Colori e composizioni perfette, composte con cura maniacale, dove i fiori sono stati i protagonisti. Ora: per un’amante della carne come me, devo ammettere che è stato davvero insolito provare non tanto un menu vegetariano quanto scoprire come le erbe, e i fiori, possano avere una personalità così decisa, forte e molto molto gustosa.
L’orto nel piatto: esteticamente il più riuscito.
Pancake di Borragine insalata di fave e cagliata di mandorle.
Minestra di primavera, ravioli di ricotta di pecora al fumo, fave, piselli.
Oltre alle dolcezza della fave, il top di questo piatto è il delicatissimo retrogusto affumicato che si percepisce appena il boccone scende. Insomma tu pensi di aver scoperto tutto di questo raviolo e invece prima di salutarti di regala un’altra fantastica esperienza sensoriale. Come non amarlo?
Spaghetti all’arrabbiata di erbe
Gli spaghetti sono oramai un marchio di fabbrica di Chef Biagiola. A questo formato principe, eppure semplice della cucina italiana ha dedicato anche un bel libro di ricette, ma soprattutto di racconti. E questi spaghetti all’arrabbiata di erbe sono uno story telling di sapori. Sì perché questo piatto ti fa compiere una vera e propria esperienza sensoriale che inizia con la rucola e va intensificandosi mano a mano che si scoprono le diverse erbe poste progressivamente lungo gli spaghetti intrecciati fino a giungere al culmine: l’assenzio. Altra chicca: la passata di pomodori gialli (detti anche d’inverno) con il loro gusto un po’ acidulo e fresco.
I dolci
Devo dire che al dolce mi sono emozionata, prima ho assaggiato la Sacher Vegana, preparata dall’Agriturismo La Coroncina di Belforte del Chienti. (Il loro menù è vegano al 90% poi tengono qualche formaggio del Pastorello di Cupi, azienda che vi ho già indicato come una delle tre specialità da non perdere a Visso). Ora non mi dite come hanno fatto a prepararla non usando latte e uova, che non ne ho la minima idea, ma il risultato è molto interessante.
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Conclusione del menù il Tartufo all’Anice affogato nell’orzo. E qui si apre un mondo di ricordi. Michele ci ha raccontato che ha voluto riprendere il dolce che si trovava nei ristoranti nella sua infanzia: il tartufo bianco, che poi un personaggio storico di Macerata Cuppoletti, gestore di un bar altrettanto storico, pittoresco e grottesco, usava correggere con l’anice (Varnelli?) e da qui la sua interpretazione.
Questo menù primaverile vi ha incuriositi? Basta andare presso l’Enoteca le Case a Macerata per poterlo gustare.
Ristorate le Case
Contrada Mozzavinci, 16/17, Macerata MC – 0733 231897