Itinerario di 7 giorni in Bosnia Erzegovina 

by Racconti di Marche
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Come spesso capita nei nostri viaggi, anche quello in Bosnia è nato un po’ per caso. Era gennaio, in pieno inverno, quando curiosando tra i voli low cost ho trovato una tariffa imperdibile per la tratta Roma Fiumicino – Sarajevo nella settimana di Ferragosto. Abbiamo prenotato pensando a qualche giorno nella capitale, ma poi il cambio orari dei voli ci ha regalato un’intera settimana. E così, da una manciata di giorni a Sarajevo, è nato un itinerario di 7 giorni in giro per la Bosnia Erzegovina, una destinazione ancora poco battuta dal turismo di massa ma che ci ha sorpreso con la sua natura rigogliosa, la sua storia intensa e la calorosa accoglienza della gente.

Abbiamo suddiviso il viaggio così:

  • 2 notti a Bihać
  • 2 notti a Mostar
  • 3 notti a Sarajevo

Un itinerario vario e completo, che ci ha fatto scoprire paesaggi naturali spettacolari, città bellissime e luoghi che ancora portano i segni della recente guerra.

Giorno 1 – Da Sarajevo a Travnik e Jajce, arrivo a Bihać

Atterrati a Sarajevo con Wizz Air, abbiamo ritirato l’auto a noleggio e subito preso la direzione nord. Prima tappa: Travnik, antica capitale ottomana della Bosnia. Qui abbiamo scoperto per la prima volta i ćevapi, piccoli cilindri di carne speziata serviti con pane caldo: un piatto che ci accompagnerà per tutto il viaggio. Da non perdere:

  • Il Castello islamico che domina la città
  • La moschea colorata (Şarena Džamija) con i suoi affreschi
  • La casa museo di Ivo Andrić, premio Nobel per la letteratura e autore del romanzo il Ponte sulla Drina. 

Travnik  una città vivace dove passeggiare è davvero piacevole specie lungo l’acqau Blu la finte di acqua che sorge proprio nel centro della città- 

Da Travnik ci siamo spostati a Jajce, famosa per la spettacolare cascata al centro della città. Una passeggiata fino alla fortezza ci ha regalato un primo assaggio della Bosnia più verde e scenografica.

In serata siamo arrivati a Bihać, città sul fiume Una, dove abbiamo soggiornato per due notti.

 

Ascolta la puntata del podcast dedicata al viaggio in Bosnia

 

Giorno 2 – Bihać e il Parco Nazionale Una

Bihać si trova a pochi chilometri dal confine croato. Inizialmente volevamo visitare i laghi di Plitvice, ma l’assicurazione dell’auto non copriva l’estero. Il nostro host ci ha consigliato allora di scoprire il Parco Nazionale Una, e aveva ragione: natura incontaminata, cascate spettacolari e tanta acqua cristallina.

Abbiamo visitato Japodski Otoci, un’area privata ma aperta ai visitatori, ideale per rilassarsi lungo il fiume, fare rafting o una gita in canoa. Nonostante la mia poca esperienza con la pagaia, l’escursione è stata divertente e rigenerante.

poco distante La fortezza di Ostrožac situato nel comune di Cazin, a 14 chilometri da Bihać. Il castello risale al 16° secolo, quando gli Ottomani fondarono la provincia ottomana di Bosnia. 

Ma sicuramente il protagonista di Bihać è il fiume Una, quarti fiume per lunghezza della Bosnia e per molti km confine naturale con la Croazia. Davvero è difficile descrivere la bullezza di questo fiume dalle acque limpidissime che regala cascate e paesaggi con estrema generosità e che accompagna le vostre passeggiate in città. 

 

Giorno 3 – Cascate di Štrbački Buk e trasferimento a Mostar

Lasciando Bihać ci siamo fermati alle spettacolari cascate Štrbački Buk, una delle attrazioni principali del Parco Una. Qui il fiume segna il confine con la Croazia, e le passerelle in legno permettono di ammirare le cascate da più punti panoramici.

Attenzione, il punto panoramico delle cascate si prende dall’ingresso sud del parco! 

Lasciate le cascate, lungo la strada verso sud, ci siamo fermati a Kulen Vakuf per pranzo, poi il paesaggio è cambiato: dalla natura rigogliosa della Bosnia ai villaggi semi-abbandonati dell’Erzegovina, ancora segnati dalla guerra. Dopo diverse ore di guida siamo arrivati a Mostar, dove abbiamo soggiornato due notti.

Giorno 4 – Mostar e dintorni

Mostar è probabilmente la città più turistica della Bosnia. La mattina, il centro ottomano e lo storico Ponte Vecchio sono presi d’assalto da pullman organizzati, ma nel pomeriggio la città si svuota e diventa ancora più affascinante.

Il Ponte Vecchio (Stari Most), distrutto nel 1993 durante la guerra e ricostruito nel 2004, oggi è Patrimonio UNESCO e simbolo di pace e rinascita. Oltre ad ammirarlo, si può anche assistere (o partecipare!) ai tuffi nelle acque gelide della Neretva.

Nei dintorni di Mostar vi consiglio:

  • Le cascate di Kravice, dove si può fare il bagno in un ambiente naturale incantevole e sono davvero imperdibili, L’ingresso costa 10 euro e d’estate è il luogo ideale per fuggire dal caldo,
  • Il monastero di Blagaj, dei dervisci, costruito accanto alla sorgente del fiume Buna. Uno dei luoghi più instagrammabili della Bosnia.

 

Giorno 5 – Da Mostar a Sarajevo

Lungo la strada per Sarajevo ci siamo fermati al Il Museo della Battaglia per i Feriti a Neretva, a Jablanica, testimonianza della storia partigiana jugoslava, con il ponte distrutto ancora visibile.  

Lungo il tragitto piccola sosta fotografica anche sul ponte di Konjic.

Arrivati a Sarajevo ci siamo innamorati!, davvero no so come si può resistere al fascino di questa città che unisce oriente ed occidente, una città piena di vita e di giovano e che  porta ancora visibili e indelebili i segni di una guerra recentissima e un un assedio durato quasi 4 anni   dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996. 

Giorni 6-7 – Sarajevo

A Sarajevo abbiamo lasciato la nostra auto e ci siamo poi messi a piedi, la città nom è grandissima e si gira tranquillamente. Però vi consiglio di prendere il tram storico di fine ottocento che ad un costo esiguo (5 euro) vi farà fare un bellissimo tour della città. e in sacco di foto. 

 

 Abbiamo dedicato gli ultimi tre giorni alla capitale, una città che merita davvero un approfondimento a parte. Sarajevo è un luogo che incanta e commuove, capace di raccontare con le sue moschee, chiese e sinagoghe la convivenza (a volte difficile) di culture diverse. È una città che porta ancora i segni dell’assedio più lungo della storia moderna, ma allo stesso tempo è vivace, accogliente e piena di energia.

Quando siano stati (settimana centrale di agosto) c’era anche il festival del Cinema e la città era ancora più in fermento! 

Su Sarajevo scriverò un post dedicato, perché racchiuderla in poche righe sarebbe riduttivo e sono certa che a Sarajevo ritornerò. 

Ad accompagnarci nel racconto di questo viaggio una compagna speciale, la nuovissima Insta 360 X5, la camera che permette di catturare a 360 gradi tutto quello che ti circonda fornendo un racconto immersivo, video e fotografico, emozionante e sorprendentemente veritiero. 

Link utili

Le guest house dove abbiamo alloggiato

Il nostro noleggio auto con Discovers Car

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