Maestoso, fiero ed elegante il Castello di Montefiore domina il panorama di chi dalla provincia di Ancona getta lo sguardo verso i Sibillini.
Anche di notte, grazie ad una sapiente illuminazione non è affatto difficile individuarlo. Questo castello, come la più famosa Rocca di Offagna che vi ho raccontato qui, nasce per difendersi dalla città di Osimo. Se ad Offagna l’esigenza era sentita dagli Anconetani, a Montefiore era un’esigenza dei recanatesi. Ed infatti il castello è una piccola enclave di Recanati nel territorio di Montefano!
Il castello sorge su un sito abitato preesistente noto come “fundus Florie”. Nel 1405, Montefiore si dotò di statuti comunali e, durante il XV secolo, furono eseguiti numerosi lavori di fortificazione, tra cui l’innalzamento della grande torre centrale nel 1429, privilegiando la funzione di avvistamento.
Successivamente, nella seconda metà del Quattrocento, furono realizzati ulteriori interventi per adattare la struttura alle nuove esigenze difensive, come il rifacimento del cassero e la costruzione del rivellino, rendendo il castello una rocca in grado di resistere agli attacchi delle armi da fuoco. Nel corso del Seicento, il castello perse progressivamente la sua funzione militare, trasformandosi lentamente in un borgo rurale.
Purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale, il complesso subì gravi danni, ma fu restaurato negli anni successivi. Attualmente, a causa di problemi di stabilità, sono in corso lavori di manutenzione che rendono l’interno non accessibile. Tuttavia, la strada che lo costeggia permette di ammirarlo in tutta la sua maestosità. Se siete curiosi di vedere gli interni, potete consultare le foto disponibili su “I Luoghi del Silenzio”.
Inoltre, l’ultima settimana di agosto, il castello ospita una succulenta sagra della polenta, un’occasione perfetta per visitarlo e assaporare le tradizioni locali, occasione che raramente mi lascio mia sfuggire!
Il castello ha subito diversi restauri, l’ultimo del 2024, e le foto che trovate sono state scattate nel febbraio 2025 pochi mesi dopo la rimozione dell’impalcatura.