Stopover ad Abu Dhabi: cosa vedere in un giorno

by Racconti di Marche
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Durante il nostro viaggio estivo in Sri Lanka, abbiamo deciso di sfruttare un’interessante opportunità offerta dalla compagnia con cui abbiamo volato, Etihad Airways: lo stopover ad Abu Dhabi.
Ma di cosa si tratta esattamente?

Cos’è uno stopover?

Lo stopover è una sosta volontaria, superiore alle 24 ore, in una città di transito durante un volo internazionale. Con Etihad Airways, si può fare ad Abu Dhabi, sia all’andata sia al ritorno, per un massimo di due notti. La compagnia offre anche il pernottamento gratuito in hotel convenzionati (3 o 4 stelle molto belli), rendendo questa esperienza ancora più interessante e vantaggiosa.

Noi abbiamo approfittato dello stopover all’andata, nel mese di luglio. Una scelta “calda” in tutti i sensi: le temperature superavano facilmente i 45°C, con un’umidità così intensa che stare all’aperto era quasi impossibile durante il giorno. Con una macchina a noleggio (i costi sono piuttosto accessibili, date uno sguardo su Discovercar) ci siamo mossi comodamente per visitare tre luoghi iconici della città, tutti climatizzati o da vedere nelle ore serali. L’auto è quasi necessaria, no serve la patente internazionale, noi l’abbiamo noleggiata dorettamente in aeroporto, e il costo è abbastanza contenuto. Dico che è necessaria perché le distanze sono davvero enormi e muoversi con gli autobus, sebbene efficienti, è reso molto difficoltoso dalle alte temperature sterne. Fa così tanto caldo che anche le pensiline dei bus sono chiuse e climatizzate!

Le strade di Abu Dhabi, sono ampie e trafficate e attenzione ai limiti di velocità: noi abbiamo preso una molta per uno sforamento di pochi chilometro del limite!

Abu Dhabi e gli Emirati Arabi Uniti: un po’ di contesto

Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti (UAE), una federazione nata nel 1971, composta da sette emirati: Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Quwain, Ras Al Khaimah e Fujairah. Ogni emirato è governato da un emiro, e insieme formano un consiglio federale, con un presidente a capo del Paese.

Abu Dhabi non è solo la capitale politica, ma anche l’emirato più grande e ricco, e questo lo noterete subito! grazie alle riserve di petrolio e gas. La città omonima, moderna e in costante sviluppo con cantieri ovunque, ospita il governo federale, le ambasciate, le principali istituzioni culturali e la residenza del presidente.

Le tappe del nostro stopover ad Abu Dhabi

In un girno si possono comunque vedere molte cose interessanti in città, sebbene le temperature elevate no permettessero passeggiate esterne (neanche la sera!) abbiamo vistato le principali attrazioni della città.

1. Qasr Al Watan – Il Palazzo Presidenziale

La nostra prima tappa è stata il Qasr Al Watan, il maestoso Palazzo Presidenziale degli Emirati Arabi Uniti. Non si tratta solo di un edificio istituzionale, ma di un vero e proprio centro culturale aperto al pubblico, pensato per raccontare i valori, le tradizioni e la visione politica del Paese.

L’esterno è imponente, ma è all’interno che si resta davvero senza fiato: grandi sale cerimoniali, decorazioni in marmo bianco intarsiato, cupole immense con arabeschi dorati, una biblioteca scenografica, e perfino una sala dei ricevimenti con una collezione di doni ufficiali provenienti da tutto il mondo.

Cosa vedere ad Abu Dhabi – Il Palazzo presidenziale

Il palazzo è uno dei migliori esempi di come gli Emirati stiano costruendo una narrativa nazionale sofisticata, fondendo estetica islamica e ambizioni moderne, dando una immagine di apertura al mondo esterno,  Tutto è perfettamente climatizzato, e la visita si può fare in pieno relax, lontano dal caldo torrido.

2. Louvre Abu Dhabi – Dove l’umanità si racconta

Ci siamo poi spostati su Saadiyat Island per visitare il Louvre Abu Dhabi, una delle attrazioni culturali più importanti di tutta la regione. Ma perchè si chiama Louvre? Non è una “succursale” del celebre museo parigino, ma un progetto indipendente nato da una collaborazione tra la Francia e gli Emirati, da cui prende il nome.

Abu Dhabi per questa operazione ha pagato alla Francia 525 milioni di dollari per l’uso del nome “Louvre” per i prossimi 30 anni e sei mesi più altri 750 milioni di dollari per assumere manager francesi per supervisionare le 300 opere d’arte prestate. Inoltre un centro nel Louvre parigino ora porta il nome del defunto presidente degli Emirati Arabi Uniti Zayed bin Sultan Al Nahyan, come parte dell’accordo.

Il concept del museo è unico nel suo genere: la collezione è organizzata per epoche e tematiche comuni, e non per geografie. Questo significa che in una stessa sala si possono trovare, ad esempio, un oggetto rituale africano, una statua greca e un manoscritto cinese. L’obiettivo è mostrare le connessioni tra le civiltà umane nel tempo, superando i confini geografici. Anche in questo caso il messaggio è chiaro: unione, fratellanza e interconnessione tra i popoli.

Tra i capolavori esposti ci sono opere di Bellini, Monet, Van Gogh, Mondrian, reperti antichi, statue buddhiste, testi sacri delle religioni del mondo e installazioni moderne. Tutto questo è ospitato in un edificio spettacolare progettato da Jean Nouvel, sormontato da una cupola traforata che lascia filtrare una luce soffusa sul mare, creando l’effetto visivo di una “pioggia di luce”.

All’interno del museo trovate dei piccoli chioschi, all’aperto protetti dalla cupola ma non dal caldo,  dove mangiare e all’interno un ristorante stellato!

3. Moschea Sheikh Zayed – il simbolo di Abu Dhabi 

Abbiamo concluso la giornata visitando la maestosa Moschea Sheikh Zayed, uno dei luoghi di culto più grandi e spettacolari al mondo e probabilmente il simbolo di Abi Dhabi.

Purtroppo, quando siamo arrivati, il caldo era ancora opprimente e una cappa di foschia avvolgeva l’orizzonte, rendendo difficile godere appieno della vista esterna e rendendo impossibile scattare foto scenografiche al tramonto, ma quando il sole è tramontato e si sono accese le luci notturne, la moschea si è trasformata in uno spettacolo affascinante e suggestivo, con riflessi bianchi e blu che esaltavano l’architettura.

L’interno è un tripudio di eleganza: immense sale di preghiera, lampadari in cristallo Swarovski, tappeti persiani e soprattutto le sale d’attesa e i corridoi decorati in marmo intarsiato con motivi floreali. Un dettaglio curioso e che ci ha colpito è che le opere di intarsio marmoreo sono state realizzate in Italia, segno del contributo internazionale nella realizzazione di questo capolavoro.

Per accedere alla moschea si passa da un centro commerciale sotterraneo, con controlli di sicurezza, codice QR da mostrare. La visita è gratuita, ma la trafila può essere un po’ lunga e bisogna mettere in conto almeno 1 ora e mezza/2 ore per fare tutto con calma.

Consigli pratici per organizzare il vostro stopover ad Adu Dhabi

  • Prenotre lo stopover con Etihad direttamente sul sito ufficiale: puoi scegliere 1 o 2 notti gratuite in hotel convenzionati.
  • Evitare i mesi estivi (o almeno preparatevi a stare rinchiusi all’interno)  Il clima ideale va da ottobre a marzo.
  • Noleggiare un’auto è comodo, ma attenzione agli orari e ai limiti di velocità. Altra cosa. trovare parcheggio no è cos’ facile.Nelle attrazioni turistiche il parcheggio è presente, così come negli hotel, ma in giro per la città è più complicato da trovare
  • Avere sempre con sé: acqua, cappello, occhiali da sole e protezione solare: anche per brevi tratti all’aperto, il caldo è estremo.

Il nostro stopover ad Abu Dhabi è stato breve, ma ci ha regalato un assaggio intenso di una città sorprendente. In un solo giorno abbiamo visitato tre luoghi simbolo e volendo avremmo potuto anche fare un salto a Dubai che dista solo un’ora e mezza di auto.

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