Cosa fare (e dove mangiare) a Montefiore dell’Aso

by Racconti di Marche
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Il piccolo borgo di Montefiore dell’Aso gode di un panorama invidiabile cha abbraccia la costa fino all’interno dei Sibillini, con un punto di vista privilegiato sulla Valdaso. La cura del centro storico e l’offerta culturale ha reso possibile il suo inserimento all’interno del circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Non solo il panorama, davvero notevole, ecco cosa non dovete perdervi in un giro a Montefiore dell’Aso che ha ospitato una delle tappe del progetto #itinerarigustosi.

Cosa vedere a Montefiore dell’Aso: il Polo Museale di San Francesco

Fiore all’occhiello di Montefiore dell’Asolo il Polo Museale di San Francesco racchiude al suo interno diverse esposizioni che raccontano il passato più lontano e quello più recente del piccolo borgo. Il polo ospita il polittico di Carlo Crivelli, famosissimo per la bellissima rappresentazione della Maddalena.

Pannello che riproduce il trittico di Crivelli (quando sono andata l’opera era in restauro)

Vi aspettano inoltre: il Museo della Civiltà Contadina, con oggetti donati da famiglie locali, il Centro di documentazione scenografica Giancarlo Basili con scenografie, documentazione fotografica, schizzi grafici, testi critici e materiale video del famosi scenografo italiano le cui origini sono proprio di Montefiore dell’Aso.

Una delle scenografie originali del film Nirvana curato da Giancarlo Basili

Il Polo ospita inoltre la Collezione Adolfo De Carolis, con numerosi disegni, bozzetti e xilografie, dell’artiosta anch’esso di Montefiore,  la Collezione “Domenico Cantatore” con le opere dell’artista pugliese innamorato di Montefiore dell’Aso. Ma non finisce qui! Il polo museale conserva anche una portantina/ambulanza di inizio secolo e gli storici strumenti musicali della banda cittadina.

Adiacente al polo museale la chiesa di San Francesco. Anche se l’interno barocco non suscita particolare interesse, non fermatevi alle apparenze: l’attuale ingresso era in origine l’abside della chiesa e se salite la scalinata laterale vi aspetta una sorpresa: l’antico abside con gli affreschi del Trecento.

Cosa vedere a Montefiore: l’abside trecentesco della chiesa di San Francesco

Cosa vedere a Montefiore dell’Aso: il Museo dell’Orologio, o meglio “Degli strumenti di misurazione del tempo” 

Questo museo nasce grazie al restauro dell’antico orologio meccanico del paese, da lì una serie di acquisizioni e riproduzioni, che ripercorrono le tecniche e le tecnologie sviluppare nel corso dei secoli per misurare il tempo. Le guide poi sono davvero bravissime (Oronzo e Guido) e riusciranno a farvi appassionare alla meccanica degli orologi anche se le vostre conoscenze della fisica sono pari a zero!

Il museo è aperto su prenotazione, l’ingresso è gratuito ad offerta libera.

Cosa vedere a Montefiore dell’Aso: il museo dell’orologio

Passeggiata tra i vicoli di Montefiore dell’Aso e il belvedere

Non mancate di scovare gli angoli più belli e pieni di fiori del borgo: dalla scalinata della piaggia (via Cavour) all’elegante corso XX settembre. Imperdibile la passeggiata nel lato nord del paese fino al Belvedere Eugenio Alfonsi uno dei benefattori  della città. Dicono che da qui si possano ammirare tramonti davvero stupendi.

Cosa vedere a Montefiore dell’Aso: Mattoni Animati

Poco fuori dal centro storico, lungo viale Trieste, non lasciatevi sfuggire un palazzo giallo e rosso degli anni ’30: al suo interno vi aspetta la mostra gratuita Mattoni Animati che racconta con una mostra fotografica permanente la vita del Novecento di Montefiore dell’Aso. Come si entra? Basta citofonare MARIO (non sto scherzando!)

Dove mangiare a Montefiore dell’Aso.

L’aspetto gastronomico è un’altra parte interessante della visita a Montefiore dell’Aso. Segnatevi questi indirizzi

  • Pasticceria Dorina, colazioni, pranzi e aperitivi.
  • Osteria Cinque Colli. Per gustare le specialità marchigiane.  D’estate si mangia all’aperto tra i vicoli fioriti del borgo. Ottima le davvero ben fornita la cantina.
  • Cantina Centanni. Una famiglia, con 4 generazioni, che si dedica alla produzione di vini biologici. Aperti per vendita diretta, degustazioni e aperitivi.
  • Cantina Cossignani L.E. Tempo. Qui ci spostiamo di poco e andiamo a Massignano. Una cantina giovane ma dalla lunga storia, portata avanti da Edoardo e Letizia e specializzata nelle bollicine.
  • Molino Agostini per il vostro shopping di farine e paste biologiche

Il cartoccio di fritto misto dell’Osteria Cinque Colli

Se poi passate a Montefiore dell’Aso in estate ricordatevi che la settimana di ferragosto vi aspetta l’imperdibile Maialata in piazza, un evento che coinvolge tutto il paese, sia dal punto di vista del territorio: tutto il borgo è invaso da tavoli, stand gastronomici e bancarelle, sia dal punto di vista umano. La festa è un’occasione per raccogliere fondi a beneficio dei servizi sanitari del paese e tutti, anche i più piccoli, danno il loro contributo.


L’articolo racconta le attività svolte durante la tappa di #itinerarigustosi a Montefiore dell’Aso 

 

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